Viviverde - ex Gran Soleil, la storica azienda di Canneto S/O, sta vivendo una situazione di sconcertante precarietà ed incertezza circa il proprio futuro. Nonostante si tratti di una ditta sana, capace di competere sul mercato, il padronato deve sciogliere le troppe riserve che hanno compromesso, fino a questo momento, la decisione sul futuro di un'azienda che occupa oltre 160 operai. L'ennesimo incontro in Provincia, infatti, non ha portato novità. Per Carlo Grassi, assessore provicnaile al lavoro, la situazione non può protrarsi oltre, va risolta, e la proprietà deve assumersi responsabilità ineludibbili.
Leggi il comunicato di Monica Perugini e Roberto Pavani, consiglieri provinciali Pdci, nel post.
Una buona notizia: CONFARMA di Bagnolo rilevata da un nuovo socio, salvi i 50 posti di lavoro. Resta l'insicurezza della BIOSERVICE di Poggio Rusco: i lavoratori non hanno garanzie che l'impresa corrisponda gli stipendi con puntualità mentre le mobilità sono state già effettuate a danno dei lavoratori più giovani. Leggi il comunicato nel post.
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L'ingresso di un nuovo soggetto in un'azienda sana, che da oltre 60 anni svolge l'attività nel territorio avrebbe comportato la perdita di 50 posti di lavoro, aggravando ulteriormente la pesante situazione occupazionale del mantovano. L'esito positivo della vicenda sta a significare che la sinergia del lavoro di sindacato, forze sociali politiche ed isitutzioni, insieme alla forte mibilitazione sociale per difendere i diritti dei lavoratori, porta alla vittoria degli interessi dei lavoratori e lavoratrici garantiti, dalla nostra Costituzione ma sempre sottoposti a ricatto dal sistema omai imposto a tutti i livelli da un capitalismo liberista che, per massimizzare il guadagno del padrronato, è diposto a calpestare e a disprezzare la stessa base della convivenza civile, ovvero il lavoro.
Viviverde: la proprietà deve chiarire la sua posizione.
La proprietà della Viviverde, l'azienda di Canneto S/O che sta vivendo una situazione di altalenante precarietà e incertezza circa il suo futuro, nonostante si tratti di una ditta sana e che potrebbe benissimo competere sul mercato, deve sciogliere le troppe riserve che hanno compromesso, fino a questo momento, la decisione sul futuro di un'azienda che occupa oltre 160operai.
Ancora oggi la situazione non è chiara, nonostante siano ormnai molti i mesi di contrattazione fra le parti sociali, con la mediazione della Provincia di Mantova: la proprietà non pare chiaramente identificabile in un progetto credibile, ovvero in quelle che sono le sue intenzioni mentre, per contro, si tratta di un' azienda sana che potrebbe produrre, competere e quindi assicurare il lavoro alle decine di lavoratori e lavoratrici, famiglie che vivono da mesi nella preoccupazione.
Per i Comunisti Italiani non è possibile l'ulteriore perdurare di tale situazione di incertezza: la proprietà deve assumersi le resaponsabilità connesse all'impresa, predisporre un rilancio plausibile con garanzie a medio termine e permettere ai dipendenti il ritorno ad una normalità di vita e di lavoro che gli è stata privata ingiustamente.
La riunione convocata dall'assessore Carlo Grassi per lunedì mattina coi parlamentari e i consiglieri regionali, alla presenza di tutte le parti sociali, per il Pdci e tutte le forze democratiche, dovrebbe porre fine ad una simile, intollerabile situazione di incertezza che danneggia i lavoratori e la comunità di Canneto. .
La situazione occupazionale mantovana è ormai ai limiti della sopportazione: Viviverde, SOGEFI, piccole e medie imprese, commercio, settore tessile, disoccuopazione giovanile e lavoro nero stanno snaturando la nostra realtà territoriale, tradizionalmente progressista, laboriosa e solidale in una terra di confine dove i più forti sbranano le vite dei lavoratori, dei giovani e minano le condizioni di vita di un'intera collettività solo ed esclusivamente in nome del profitto, della speculazione, dei previlegi garantiti a pochi a danno dei molti. Non è questa una strada che porta lontano: ognuno deve fare la propria parte, a partire dalla sinistra che deve tornare a rivestire la rappresentanza della classe operaia e del mondo dei lavori senza tentennamenti.
Monica Perugini
Roberto Pavani
consiglieri provinciali Pdci Mantova
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