Dopo circa due anni di traversie la RSA Villa Carpaneda è stata commissariata ma i lavori di completamento della struttura restano al palo mettendo a rischio il posto di lavoro dei dipendenti, gli accreditamento dei posti letto e la pubblicità di un servizio che si era sempre distinto come d'eccellenza. Nel frattempo i privati restano in attesa.... Non è bastato il sequestro di Villa Azzurra, la prima casa di risposo privata sorta nel mantovano che, solo oggi (sic!) si scopre essere stata costruita con proventi mafiosi per indurre gli amministratori locali a non cedere alle sirene lombarde di Formigoni e riattivare una politica sociale che riprstini il servizio pubblico di qualità: costerà sempre meno di quelli che hanno caldeggiato, anche in casa PD, e che adesso scoprono aver causato danni incalcolabili a tutta la cittadinanza, e per primi ai lavoratori!
Leggi la proposta di osg dei Comunisti - Sinistra Popolare in consiglio provinciale di Mantova.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
A seguito delle recenti notizie apparse sulla stampa locale dalle quali si apprende che i lavori di costruzione della nuova struttura della RSA in oggetto sono fermi,
Considerate le preoccupazioni espresse dal personale dipendente della struttura che hanno esposto pubblicamente il grave stato di incertezza in cui si trova l’intera struttura dopo anni di difficoltà e problematiche mai risolte che hanno condotto al commissariamento della struttura stessa,
Valutato lo stato di incertezza sul futuro della struttura la cui attività è sottoposta a precisi vincoli legislativi per l’ottenimento della autorizzazione ad esercitare l’attività sociosanitaria presso la struttura stessa,
Sottolineate le preoccupazioni dei familiari degli ospiti della RSA ed il rischio che questa tale situazione il cui sbocco non è ancora preventivabile con esattezza, comporta detrimento a quell’aspetto di eccellente qualità del servizio reso, soprattutto per merito della professionalità, competenza ed interessamento del personale dipendente,
Non sottovalutate le passate prese di posizione assunte in modo pervicace dall’ex consiglio di amministrazione, nonostante interventi e proposte provenienti dai vari soggetti coinvolti nella questione che hanno portato la vicenda ad una sorta di vicolo cieco,
Rammentato che gli stessi consiglieri provinciali di questo gruppo avevano in passato sollevato le medesime preoccupazioni circa la situazione della RSA e allo scopo erano state indette riunioni ed incontri con il decaduto consiglio di amministrazione della struttura e quanto erano coinvolti nei progetti di definizione della vicenda,
Sottolineato che il trascinarsi di una situazione portata ai limiti del paradosso, l’effettivo disinteressarsi di alcuni degli enti tenuti ad impegnarsi nella risoluzione della questione, fra i quali alcuni comuni del competente consorzio, il modificarsi della stessa situazione consortile dopo l’ edificazione e la gestione di altre case di riposo che insistono nel territorio, il rischio effettivo che le autorizzazioni gestionali impartite dalla Regione connesse al rispetto di determinati standard strutturali e gestionali, la concorrenza che questo settore dei servizi sociali riporta nel mercato e verso le famiglie, le problematiche sociali e di sicurezza che si sono verificate nella nostra provincia proprio in questo settore,
Considerato che diviene imperativo la risoluzione della questione di Villa Carpaneda di Rodigo per risolvere ed evitare i problemi suesposto,
A seguito della assicurazioni in merito garantite dallo stesso assessore provinciale ai servizi sociali, rese note a seguito dei numerosi cinonbtri avuti sull’argomento con tutte le parti interessate,
Si interroga
l’assessore provinciale alle politiche sociali su quali azioni siano state assunte in merito e ciò al fine di conoscere e prevenire la situazione verificatasi e quali azioni abbia intenzione la Provincia stessa di assumere, adempiendo alle le proprie competenze, per risolvere positivamente la questione ed in particolare per garantire
l’aspetto pubblico della RSA,
la pubblicità dei contratti di lavoro dei dipendenti,
il completamento in tempi brevi della nuova struttura,
il controllo sulla destinazione dello stabile di pregio storico - architettonico ove è ubicata attualmente la RSA,
l’ottenimento delle autorizzazioni amministrative di legge,
la definizione degli aspetti gestionali verificatisi a seguito del commissariamento della struttura,
la complessiva regolarità amministrativa della vicenda,
la pubblicizzazione delle fasi procedurali connesse alla questione.
Distintamente,
Monica Perugini
Consigliere provinciale
Posta un commento