venerdì 22 gennaio 2010

NO ALL'AMPLIAMENTO PANGUANETA A SABBIONETA IN SIMILI CONDIZIONI: solo Grassi vota contro in giunta.


No all'ampliamento della Panguaneta in simili condizioni in una cittadina paromonio dell'UNESCO.
Chi ha autorizzato Camocardi e Rebuschi?
La commissione richiesta arriva.... dopo che la giunta ha già deciso. Tutti alzano la mano tranne Carlo Grassi che vota contro. Banzi nemmeno si presenta.
Ecco come ti trasformo la città patrimonio dell'UNESCO con una fabbrica di compensati in mezzo ai condomini, a 500 metri dalle mura storiche, assunzioni di personale (forse) fra 5 anni, emissioni di fumi e pericolo di inceneritori all'orizzonte.... e intanto stabilimenti simili del territorio chiudono per mancanza di commesse e dismettono!


Leggi il commento di Monica Perugini / capogruppo COMUNISTI - SINISTRA POPOLARE consiglio provinciale Mantova

1 commento:

monica ha detto...

Non è ammissibile sostenere l'ampliamento della Panguaneta di Sabbioneta in sospetta violazione della normativa ambientale e territoriale in una cittadina che è stata dichiarata patrimonio dell'UNESCO.
Per questo da settimane chiediamo la convocazione della commissione consiliare "territorio" competente per materia, cosa che si sarebbe dovuta fare prima che alcuni esponenti di giunta si avventurassero nell'espressione di parere favroevole all'impianto!
Non si tratta di contrapporsi ad un'espansione industriale, in particolare in simili momenti di crisi occupaizonale che penalizza primi fra tutti i lavoratori: ma non è possibile ipotizzare ampliamenti i dispregio delle norme di tutela ambientale e paesaggistica perchè ciò andrebbe a gravare sempre e comunque sulla difesa dei diritti alla salute ed al lavoro dei più deboli, per acconsentire alle pressioni dei più forti.
Non è solo il sindaco di Sabbioneta ad essersi espresso, sia pur tardivamente, contro una simile proposta: da tempo infatti la lista Sabbioneta a Sinistra rappresentata in consiglio, lancia, fra il disinteresse dei alcuni media, l'allarme sulla vicenda.
Potenziamento produttivo e occupazionale, unito alla certezza e non alla precarietà del lavoro devono quindi esserci ma non in barba a quanto previsto dalla norma: uno stabilimento a ridosso delle mura e a proposito del quale ancora non sono chiare le posizioni sul rispetto ambientale delle emissioni, non porterebbe che danni.
Alla destra replichiamo che l'approvazione di una legge regionale scellerata, come quella che disciplina i nuovi "Piani di governo del territorio" non li esime da responsabilità che non possono essere sottaciute a livello locale quando sono addirittura promosse in sede regionale, peraltro col beneplacido del PD.
Sosterremo l'ampiliamento ma in zone non vincolate e nel rispetto delle regole sulla compatibilità ambientale: se ciò non verrà fatto, a rimetterci sarebbero sempre e comunque soltanto cittadini e lavoratori.
Il ricatto, come emerge quotidianamente, a partire dalla vicenda SAMA, non paga mai, così come il compromesso. Gli assessori Camocardi e Rebuschi prima di esprimersi a nome della Giunta provinciale e di portare in discussione la proposta, la presentino in commissione per consentire a tutti di dire la loro. Per questo l'assssore Grassi (Comunisti Sinistra Popolare) ha chiesto il rinvio, preannunciando la posizione del gruppo in merito.
Non vorremmo il ripetersi del dejà vù del caso Susitinente!

Monica Perugini
capogruppo consiglio provinciale
COMUNISTI SINISTRA POPOLARE Mantova