Massimo Mergoni, consigliere comunale Castiglione Migliore e Giancarlo Latini responsabile provinciale sanità Pdci: al fianco di Claudio Morselli, il giornalista castiglionese che nei giorni scorsi ha ricevuto una diffida da parte dei legali di Guerrino Nicchio, il gestore della fondazione privata dell'ospedale pubblico San Pellegrino di Castiglione, poichè i suoi artcioli getterebbero discredito sulla gestione dell'ospedale castiglionese.
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Per una sanità e pubblica e di qualità: enti e istituzioni vigilino sulla Fondazione San Pellegrino di Castiglione e sulle altre privatizzazioni. Si ritorni di sanità pubblica.
Massimo Mergoni consigliere comunale Castiglione Migliore e Giancarlo Latini responsabile provinciale sanità Pdci: al fianco di Claudio Morselli, il giornalista castiglionese che nei giorni scorsi ha ricevuto una diffida da parte dei legali di Guerrino Nicchio, il gestore della fondazione privata dell'ospedale pubblico San Pellegrino di Castiglione, poichè i suoi artcioli getterebbero discredito sulla gestione dell'ospedale castiglionese.
Il problema di restituire credibilità alla sanità privatizzata di Castiglione, tuttavia, non è stato creato dai resoconti della "Civetta", esso esiste da tempo, tanto da essere divenuto luogo comune fra i cittadini castiglionesi che preferiscono farsi curare altrove. Il grande bacino d'utenza del San Pellegrino, infatti, attrae l' interesse solo del 20% dei residenti, prevalentemente di cittadinanza straniera. Non saranno le diffide e i ricatti del gestore Guerrino Nicchio a far cambiare la situazione, inasprita dal malcontento del personale dipendente che sta chiedendo numeroso trasferimento in altre strutture. Proprio come accade a Volta Mantovana, altra struttura ex pubblica affidata al medesimo gestore privato. Ci sarà un motivo se dipendenti da anni in servizio presso quei siti chiedono di essere trasferiti nelle strutture pubbliche di Mantova o addirittura di Pieve di Coriano, rinunciando ad un posto di lavoro che dista 5 minuti da casa!
Siamo dunque in prima fila insieme a Claudio Morselli per chiedere risposte sul futuro della sanità locale, per chiedere di risolvere i motivi per cui una struttura pubblica, costruita coi contributi di tutti i cittadini ma oggi gestita dal privato, non funziona: sinora non sono giunte risposte, a dispetto degli incontri di consiglio comunale che ci hanno costretto, al fine di conoscere la reale situazione del servizio, a chiedere incontri in merito al direttore generale dell'azienda Poma, che ha confermato le nostre preoccupazioni, e al direttore dell'ASL.
Dopo anni di gestione, infatti, il primo rapporto sulle scelte operate anni orsono da centro destra regionale e partiti dell'attuale PD, oggi arriva ed è gravemente insuffciente, soprattutto a Castiglione, dove si fatica persino a conoscere i nomi dei componenti le commissioni della fondazione. Ciò non diminusice la complessiva gravità di aver privatizzato, da parte della destra lombarda col consenso del PD, ospedali e strutture socio - sanitarie, ritenendo possibile che la qualità dei servizi possa dipendere dalla possibile buona gestione privata: solo l' osservanza del principio della pubblictà del servizio e non l' alea nella reperire un "buon" soggetto privato, infatti, garantisce la prestazione di servizi pubblici di qualità, come dimostra la stessa esperienza mantovana.
Nessuno attacca Nicchio per antipatia: la gestione del San Pellegrino gli è stata affidata per 25 anni e di essa è responsabile, giacchè si tratta di un bene essenziale assegnatogli dalla parte pubblica e che per tale fine deve funzionare con buoni standard qualitativi. L' 'ente comunale di riferimento e le istituzioni preposte devono controllare in modo continuo e trasparente che tale requisito venga sempre rispettato.
Troppo facile per la maggioranza consiliare di Castiglione proporre ordini del giorno contro la presenza degli immigrati nell'alto mantovano: quì come altrove, essi sono generalmente tutt'altro che delinquenti ma lavoratori, consumatori, contribuenti ed utenti anche dell' ospedale: si interessi, la potente maggioranza di destra che governa Castiglione, dell'andamento reale dei servizi pubblici che la sua politica e la generale compiacenza dell'opposizione moderata, sta affossando, a dispetto dell'esigibilità dei diritti e dello stesso principio di eguaglianza.
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