Osvaldo Lamperti, responsabile ambiente della segreteria provinciale del Pdci di Milano, pubblica un documento contro la legge regionale che aggredirà il territorio e devasterà l'ambiente lombardo in nome del profitto e della speculazione. Le Federazioni del Pdci di Mantova, Pavia, Lodi e Bergamo aderiscono all'appello lanciato e danno il via ad una serie di iniziative contro le autostrade MN/CR, TIBRE, Broni - Mortara e Bepremi che, oltre agli scempi speculativi di EXPO e tangenziale est di Milano, potrebbero arrecare danni ireversibili al territorio ed al futuro dell'ineto contesto socio - economico della Lombardia. Leggi il documento nel post.
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UNA LEGGE CEMENTIFERA
15 MAGGIO 2008: LA REGIONE LOMBARDIA APPROVA LA LEGGE SULLE GRANDI INFRASTRUTTURE CHE DEVASTERÀ IL TERRITORIO
Osvaldo Lamperdi – responsabile ambiente della segreteria provinciale Pdci Milano. Iniziatove contro la “legge cementifera” saranno organizzate dalle Federazioni del Pdci di Mantova, Pavia, Lodi, Bergamo.
Info:
www.comunistimilano.it
www.comunisti-italiani-mantova.it
www.comunisti-italiani-mantova.blogspot.com
Il Consiglio regionale della Lombardia, in data 15/05/08, ha approvato, con la benevola astensione del gruppo consigliare del Partito Democratico e il voto contrario dei gruppi consiliari della sinistra presenti in aula, una nuova legge sulle “Infrastrutture di interesse concorrente statale e regionale”.
Questa incredibile legge, licenziata in tutta fretta per accelerare la realizzazione di grandi opere infrastrutturali sulla mobilità, soprattutto autostradali (Pedemontana, Brebemi, nuova tangenziale est Milano, la Mantova-Cremona, la TIBRE, la Broni-Mortara, ecc.) in vista dell’Expo 2015, promuove l’allegra cementificazione, oltre l’asfaltatura, di una notevole quantità di aree verdi ed agricole. Una vera aggressione al territorio lombardo rimasto intatto!
Infatti, in puro stile “devolution”, accanto al potere sostitutivo della regione, nel caso di ritardi procedurali e di erogazione finanziaria dello Stato centrale, la legge prevede all’art. 10 l’autorizzazione ad edificare, in deroga ai piani urbanistici comunali e ai piani degli enti parco sia vigenti che in formazione, tutte le aree limitrofe agli assi infrastrutturali della mobilità da parte di privati, imprese edilizie, società immobiliari e finanziarie che intendono contribuire alla realizzazione di tali assi.
Come se non bastasse, la definizione di ciò che si potrà costruire, è talmente generica e lasciata alla formazione dei soliti atti negoziali diretti tra l’iniziativa privata e quella pubblica, da rendere possibile un qualsiasi tipo di intervento edilizio di carattere puramente speculativo: atti negoziali o accordi di programma, dove in genere, gli interessi collettivi in materia di programmazione dell’uso del suolo vengono spudoratamente subordinati agli interessi privati.
Insomma, per risolvere il problema dei grandi costi finanziari che comporta la costruzione di imponenti quanto inutili opere autostradali (a parte forse la Pedemontana), che nel giro di pochi anni saranno congestionate come le attuali, il “modello di governo privatistico - formigoniano” non ha trovato di meglio che svendere una buona fetta del territorio lombardo, verde ed agricolo, agli interessi redditieri del grande capitale immobiliare e finanziario privato.
E’ quasi inutile dire cosa ciò comporterà sui già insostenibili consumo del suolo e inquinamento ambientale, nonché sulla già critica base alimentare (la superficie coltivata) della nostra regione.
Questa legge è un ulteriore e preoccupante segnale della grande abbuffata redditiera di cemento ed asfalto (non si sa neppure se sarà “ecologico” o meno) che si accingono ad imbandire i “soliti noti” intorno all’Expo 20015, in barba al suo tanto osannato tema centrale, “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
OCCORRE DUNQUE CHE LA MOBILITAZIONE DEI COMUNISTI, DELLA SINISTRA, DELLE ASSOCIAZIONI, DEI CITTADINI E DI TUTTI COLORO CHE INTENDONO LOTTARE PER UN SOCIETÀ MIGLIORE, VIVIBILE E NON SUBORDINATA ALLA TUTELA DEI SOLI INTERESSI CAPITALISTICI E SPECULATIVI,
NON SI FERMI E SI OPPONGA ALLA DEVASTAZIONE AMBIENTALE, DEL TERRITORIO E DELLE CONDIZIONI DI VITA DELLA POPOLAZIONE LOMBARDA.
Osvaldo Lamperti
responsabile ambiente della segreteria provinciale Pdci Milano
Aderiscono all'iniziativa anche le Federazioni del Pdci di Como e Brescia.
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