mercoledì 11 febbraio 2009

SMALTERIE MAROCCHI ROVERBELLA 40 in cassa integrazione: interrogazione alla Provincia e espoto ad ARPA, ASL, Regione e Comune sui tempi autorizzatori

Monica Perugini capogruppo Pdci in Provincia, interroga l'assessore all'ambiente della Provincia ed invia un esposto ad ARPA, ASL, Regione Lombardia e Comune di Roverbella per sapere qual'è lo stato autorizzatorio della pratica inoltrata dalla ditta per riattivare il forno di verniciatura secondo la normativa ambientale vigente: a seguito dello stop burocratico la produzione è ferma e la proprietà ha posto in cassa integrazione tutti i 40 dipendenti. Non è ammissibile che dopo mesi di solleciti non si sappia ancora la data di convocazione della conferenza di servizi per riprendere l'attività mentre 40 operai rischiano il posto e 25 non percepiscono lo stipendio da tre mesi.

1 commento:

monica ha detto...

Provincia di Mantova
Gruppo consiliare del Partito dei Comunisti Italiani
La sottoscritta Monica Perugini capogruppo del Partito dei Comunisti Italiani in Provincia di Mantova
Interroga con urgenza
l’assessore all’ambiente della Provincia di Mantova
In merito alla situazione verificatasi presso la ditta Marocchi di Roverbella che nella giornata di martedì 10 febbraio 2009 ha comunicato di avere posto in cassa integrazione tutti i lavoratori dello stabilimento di Roverbella, come ulteriore provvedimento rispetto alla precedente messa in cassa integrazione di 14 lavoratori,
Ricordato che l’azienda non ha ancora saldato gli stipendi degli ultimi tre mesi e parte della tredicesima e che ha inoltre sospeso l’investimento necessario a completare il nuovo reparto di smalteria, già costruito, ma non ancora autorizzato per la mancanza di alcuni requisiti ambientali.
• Rammentato che la vicenda della smalteria di Roverbella è da tempo conosciuta dagli organismi pubblici competenti al rilascio della autorizzazioni ambientali e sanitarie relativamente alla richiesta avanzata a suo tempo dalla proprietà, di riprendere l’attività nel rispetto della normativa prevista e che la Provincia stessa ha attivato contatti ed incontri con i responsabili della ditta e i sindacati rappresentanti dei lavoratori,
• Considerato che la Marocchi, lavora per conto terzi e quindi, oltre alle difficoltà connesse alla particolarità della vicenda che la coinvolge, risente anche del generale calo della produzione dovuto alla crisi economica in corso, in particolare legata al settore della produzione di cucine,
• Preso atto che l’iniziale provvedimento di mobilità era stato concordato su base volontaria e ratificato dall’accordo coi lavoratori e che il direttore dello stabilimento ha sospeso gli investimenti per completare la costruzione del reparto e le necessarie autorizzazioni ambientali, del nuovo forno di smalteria
• Ricordato che la vicenda si trascina senza soluzione dal passato mese di settembre quando la proprietà ha posto in cassa integrazione i 40 dipendenti in servizio proprio a causa della mancanza delle autorizzazioni al funzionamento del nuovo forno e che solo 15 lavoratori sono poi tornati alla produzione dopo circa un mese ci CIG, che l’aziende ha sede nel centro del paese in una collocazione che da tempo generale problemi a causa dei problemi connessi all’inquinamento ambientale,
• Sottolineato che la proprietà ha posto in essere gli investimenti e le richieste autorizzatorie per rispettare parametri e norme imposti dalla legislazione ambientale in materia, ed in particolare il rispetto degli stringenti limiti di emissioni acustiche,
• Che a seguito dei controlli eseguiti dalla competente agenzia regionale ARPA che aveva rilevato la necessità di imporre ulteriori prescrizioni aggiuntive di quelle eseguite dalla proprietà anche attraverso costosi e particolari macchinari, in particolare a seguito della effettuazione di aggiuntivi rilievi fonometrici adeguati alla situazione di specie, indispensabili per attivare tutte le contromisure opportune per rispettare la norma vigente in materia, l’impresa è intervenuta in merito chiedendo l’espressione definitiva del parere da parte delle autorità competenti al fine di riattivare la produzione,
• Valutato che nonostante quanto esposto in precedenza, non sarebbe ancora intervenuto il parere della stessa agenzia regionale ARPA e delle autorità competenti e che quindi l’attività della Marcochi non ha potuto riprendere con conseguente perdita del lavoro da parte dei dipendenti,
• Che nonostante i solleciti e le richieste avanzate in materia da questo gruppo consiliare, non è dato conoscere con esattezza lo stato della pratica autorizzatoria dell’impianto, ma si è solamente venuti a conoscenza che la conferenza di servizi, da convocarsi per la definizione della pratica stessa , non è ancora stata convocata e non è dato sapere quali siano le eventuali responsabilità e se esistono ritardi nell’emissione dei pareri necessari,
• Valutata la gravità di ogni e qualsiasi ritardo che blocca la produzione e non permette ai lavoratori di percepire gli stipendi, considerando che non è nemmeno possibile il trasferimento dei dipendenti presso altri siti della proprietà a differenza di quanto si era ipotizzato in passati,
• Appreso che la ditta avrebbe ordinativi sufficienti per rprendere la produzione anche se con ritmi ridotti rispetto al passato,
Si interroga l’assessore provinciale all’ambiente per conoscere
di rendere pubblico lo stato della pratica autorizzatoria attivata dalla Marocchi, le motivazioni che intralcerebbero l’iter autorizzatorio in essere, se esistono ulteriori problemi di carattere normativo e/o di carattere finanziario, di far conoscere ai lavoratori ed alle istituzioni i tempi che si rendessero eventualmente necessari per definire la questione e comunque di porre in essere tutti gli atti che si rendessero necessari, anche a livello formale e istituzionale, per sollecitare la definizione della questione e ricercare con la dovuta solerzia tutte le soluzioni possibili per garantire il psoto di lavoro ai dipendenti della Marocchi insieme al rispetto della normativa ambientale in essere e di tutte le prescrizioni in difesa dell’ambiente.
Medesima istanza è stata inoltrata all’ASL, alla competente agenzia ARPA, alla Regione Lombardia ed al Comune di Roverbella.

Mantova 11 febbraio 2009

Monica Perugini
Capogruppo Pdci consiglio provinciale Mantova