mercoledì 15 luglio 2009

Ristorante La Contea Marcaria, in 16 dipendenti da mesi senza stipendio e la nuova proprietà non vuole riassumerli

La prorpietà del Ristorante LA CONTEA DI MARCARIA ha chiuso i battenti senza alcun preavviso: ha attaccato il solito cartello rivolto ai lavoratori alla porta principale. Da mesi non pagava i salari e parte delle attrezzature sono state pignorate. La gestione è già stata rilevata dal gruppo napoletano Vincenzo Catapano che senza remore ha dichiarato di non essere interessato ad assumere gli ex dipendenti. Il gruppo consiliare provinciale COMUNISTI SINISTRA POPOLARE chiede che la nuova proprietà riassuma i dipendenti eventualmente interessati.
Leggi nel commento la nota di Monica Perugini

1 commento:

Anonimo ha detto...

RIASSUMERE I DIPENDENTI DEL RISTORANTE LA CONTEA DI MARCARIA DA MESI SENZA STIPENDIO.

Non si può continuare a considerare i lavoratori e le lavoratrici come oggetti da buttare quando non servono più: è per questo motivo che come amministratori provinciali abbiamo chiesto direttamente ma pure attraverso il sindacato ed il sindaco del Comune di Marcaria, al nuovo proprietario del Ristorante La Contea di Marcaria di mantenere in servizio i dipendenti dell'ex gestione del ristorante che volessero farlo, oltre a non rassegnarci a simili comportamenti che vedono una considerazione irresponsabile da parte dei datori di lavoro verso chi ha sempre fatto la sua parte e aspetta ancora molti mesi di salario arretrato non pagato.
Per far funzionare la struttura cinsarà bisogno di operatori: perchè non dare la possibilità a chi lo chiede di proseguire il rapporto di lavoro con la nuova gestione?
Troppi i trattamenti che nelle vecchie e nuove crisi, di tutti i settori, penalizzano solo i lavoratori: anche a livello locale occorre non sottovalutare, avallare o scusare le inadempienze dei datori di lavoro; ormai è chiaro che nessuna concessione o corresponsabilità nè da parte dei dipendenti e del sindacato, nè da parte delle istituzioni ceh stanno facendo la loro parte, viene considerato con altrettanta responsabilità dalla maggior parte delle imprese. Troppi i casi del genere nella nostra provincia. Occorre dunque una vigilanza minuziosa e la pretesa del controllo di tutte le regole in atto a diefsa dei lavoratori, con l'impegno e l'interventoi diretto proprio degli enti locali in difesa della posozione dei più deboli che oggi sono completamente indifesi difronte a risposte che vogliono far pagare la crisi sempre ai soliti: i lavoratori. Non è possibile che tutto ciò prosegue e in tutti i settori fra un avvilente se non compiacente silenzio generale.

Monica Perugini
caonsigliere provinciale COMUNISTI SINISTRA POPOLARE Provincia di Mantova