giovedì 9 luglio 2009

Sabato 11 luglio 2009 FESTA di ACCOGLIENZA in ITALIA dei BAMBINI SAHARAWI: ore 20 BUSCOLDO (MN) P.za Lombardelli a cura di DONNEXTRA' e Coop Bertani




A Buscoldo in Cooperativa, sabato 11 luglio 2009




L'arrivo a Malpensa, venerdì 10 luglio 2009, la foto scattata da Maddalena Grassi nei campi profughi del deserto del Sahaarwa sud occidentale durante la "carovana della solidarietà" del febbraio 2005 e la festa di benvenuto in p.za Lonardelli a Buscoldo (MN: adottati a distanza due bambini che vivono nei campi profughi del deserto sud occidentale del Saharawa: con 300 € un bmabino può vivere e studiare un anno.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Con 300 € un bambino saharwi pouò vivere e studiare un anno!!



I bambini saharawi che arriveranno in Italia venerdì 11 luglio 2009 , sbarcheranno a Malpensa al termine di un viaggio aereo che, a seguito di vari scali che hanno avuto avvio da Tinduf in Algeria dopo la partenza della comitiva dai campi profughi del deserto del Sahara. La prima tappa della loro permanenza sarà proprio a Mantova e precisamente a Buscoldo di Curtatone dove, da circa dieci anni, il volontariato e l' associazionismo locali, ospitano questi bambini per assicurare loro un aiuto concreto, accoglienza, sostegno medico e la possibilità di trascorrere il periodo estivo, lontano dalle abituali e proibitive condizioni di vita che sono costretti a sopportare nei campi profughi del deserto dove le escursioni termiche giornaliere sono di decine di gradi centigradi. L’intento è anche quello di esprimere fattiva solidarietà politica e internazionale alla causa di un popolo che da oltre 25 anni chiede invano l'indipendenza dal Marocco. Il popolo sharawi chiede infatti di essere riconosciuto e di poter formalizzare la forma istituzionale che si è dato, ovvero quella della Repubblica democratica laica: il Marocco, nonostante le innumerevoli pronunce favorevoli degli organismi internazionali, non ha mai voluto concedere l'indipendenza, anzi ha cacciato i saharawi nei campi profughi del deserto, ai confini con Mauritania e Algeria, dove le condizioni di sopravvivenza sono tragiche e senza che si profili una soluzione positiva. I saharawi vivono della solidarietà internazionale, in particolare di quella di Spagna, Francia e Italia: non solo l'accoglienza dei bambini ma le adozioni a distanza, il sostegno economico e a favore di strutture, infrastrutture e servizi socio sanitarie permette loro di continuare a sopravvivere e credere in un soluzione pacifica della loro giusta richiesta. Mantova è stata fra le prime realtà a sostenere questi progetti, proposti per la prima volta dalla Coop Bertani di Buscoldo nel 1997 con il contributo della Provincia e poi del Comune di Mantova, oggi affiancati da numerose amministrazioni pubbliche e da una fitta e rete di associazioni di solidarietà e del volontariato. L'accoglienza è stata organizzata dalla associazione di donne straniere DONNEXTRA' in collaborazione con la Coop sociale Bertani di Buscoldo, dal Comune di Mantova e Curtatone e dal Consiglio regionale della Lombardia, il sostegno della Provincia di Mantova, Associazione di solidarietà col popolo saharawi Fadel Ismail, AVC Curtatone e Gruppo podistico di Buscoldo e l’Associazioni volontari San Marco di Buscoldo nell'ambito di un'altra esperienza che caratterizza da anni il territorio mantovano, quello del CRES multietnico Robin Hood, un progetto di integrazione multiculturale per ragazzi italiani e stranieri che arricchiscono la comunità locale con la collaborazione di scuole, associazionismo, comunità e agenzie del territorio e di tutta una comunità solidale.