martedì 24 agosto 2010

Autostrada MN/CR: una mezza vittoria contro l'arroganza del PD. E se si fossero ascoltate le altre proposte?

Leggi nel commento la nota di Monica Perugini consigliere provinciale, segretario regionale CSP Lombardia

1 commento:

monica ha detto...

Siamo sempre stati fermamente contrari all'autostrada MN/CR, giudicandola inutile, costosa e dannosa, nemmeno supportata dai necessari flussi di traffico, per comnunicazione della stessa concessionaria del servizio. Il tratto di tangenziale di Porto, a proposito della quale la Gazzetta ha giustamente evidenziato l'inutilità, imposta da pressioni politico - amministrative risalenti ai tempi della giunta Gualtieri, sta a significare che simili scelte danneggiano unicamente il territorio e la cittadinananza, impedendo altre soluzioni compabili col suo sviluppo. Ora la Provincia, o meglio la parte della maggioranza che negli anni non ha mai voluto sentire ragioni, nemmeno sulle mediazioni meno impattanti e maggiormente utili alla mobilità della città e dell' immediata periferia che erano state avanzate, dovrà fare i conti concreti con il cambiamento di opinione di Regione, comuni limitrofi, partiti e comitati sorti sul tema. E poichè per il Comune di Mantova, anche in tal caso, si era verificato il consueto volta faccia del tipo ciclabile di Grazie, si confida che sul nuovo tracciato la sensibilità cambi. La realizzazione della connessione verso il casello autostradale (cheabbatterebbe il traffico anche verso Via Brennero oltre che a Cerese), la soppressione dell'ultimo tratto da Castellucchio in poi, la preservazione dell'antico alveo del Mincio e quindi il suo possibile rilancio, sono per noi (che ci abbiamo sempre creduto anche dai banchi dai banchi della maggioranza tanto da presentare mozioni proprio in tal senso) una vittoria a metà, avendo indubbiamente preferito destinare i finanziamenti disponbili per il completamento della tangenziale e il potenziamento del trasporto ferroviario.
Il problema politico di una parte della maggioranza capitanata dal vice presidente Camocardi che si è ostinato per anni a proporre tale scempio e quindi la versione più impattante dello stesso (a proposito, ma per sua dichiarazione verbalizzata in consiglio, il progetto non era immodificabile?), sta ancora una volta nel fatto che chi propone reiteratamente scelte sbagliate e che poi si verificano tali, insieme a coloro che per anni hanno fatto orecchie da mercante anche a sinistra, dovrebbe subirne le conseguenti responsabilità politico amministrative. Trascinare per tutto questo tempo Provincia, comuni ed altri enti in redazioni di progetti, revisioni, burocrazie, infinite mediazioni senza risolvere il problema (e la MN/CR è solo un esempio) non possono, ancora una volta, passare sotto silenzio. Noi abbiamo fatto (troppo spesso soli) il nostro dovere, sia nin consiglio che in giunta provinciale, oltre che nei confronti del comune di Mantova, consideriamo il finale anche una vittoria (a metà) dovuta alla nostra lotta e rapresentanza politica.
Monica Perugini
consigliere provinciale CSP