mercoledì 11 maggio 2011
lunedì 9 maggio 2011
La posizione di Sel è persino priva di dignità: tragico il programma di Pastacci e del PD che i vendoliani difendono con la solita, vuota prosoponea..
Sul sito di Pastacci candidato presidente (http://pastaccipresidente.wordpress.com/programma/) il capitolo "infrastrutture e trasporti" - ..la realizzazionedell'autostrada Mantova Cremona..." non lascia dubbi, anche se a dire il vero, quello che allarma di più, dovrebbe essere la presa di posizione su Expo, che si terrà a Milano nel 2015 "....è una grande opportunità, la migliore delle opportunità disponibili..." recita il programma sottoscritto dagli alleati di Pastacci e ciò basta ed avanza per chiarire quale sia la logica poltica che anima la coalizione di cui SeL fa parte. La medesima di PDL e Lega che vogliono in Lombardia il trionfo dello scempio e dell'aggressione ambientale, senza progresso ed occupazione. Alla faccia della decantata sostenibilità.... In verità, solo precarietà, disgregazione e destritturazione sociale per le fascie deboli a fronte della vittoria dei grandi interessi imprenditoriali. Come l'esempio di Fiera Milano - RHO insegna!
Quanto alle posizioni del gruppo consliare di SeL in consiglio provinciale, poi, verbali di adunanze e commissioni che riportano presenze, uscite, interventi, prese di posizione, anche in relazione alla deliberazione sulla proposta di agenzia privata per la gestione dell'acqua (ex) pubblica, sono affissi all'albo della segreteria, a diposizione di tutti: basta leggerli. E ricordo di aver visto anche un gruppetto di venmdoliano ad assistere all'ultima commissione sull'argomento: se vogliono raccontare le posozioni della propria rappresentante, potrebbero approfittarne.... Non cediamo serva molto spazio!
Non leggiamo, invece, nessuna presa di posizione di Sel sulla costituzione della società di capitali privati proposta dal PD per la gestione della compravendita immobiliare delle aree presso la zona di Valdaro .... Idea fotocopia di quella privatizzazione che Berlusconi tenta di farci digerire da tempo .....
Certo, Sel non è l'avversario politico, ma quando una formazione, pur facendo proclami elettorali su valori meritevoli, nei fatti, sta in una coalizione che pratica l'opposto, ciò va denunciato come presa per i fondelli non ammissibile, a dispetto dei loghi alla moda.
I vedoliani non si chiedono come mai il berlusconismo sia avanzato alla grande? Non è forse avendo detto ma poi fatto altro, che la sinistra ha tradito il proprio popolo e annacquato i propri valori, spianando la strada alla destra che manovra quei media a cui il proprio lieader, non manca mai, salvo riscoprire la piazza in occasionbe del voto?
Oggi si deve scegliere fra l'obiettivo di ricostruire la rappresentanza sociale e politica dei lavoratori e degli oppressi e proporre un modello di società davvero migliore, anche in relazione agli interessi internazionali in gioco, o continuare a trafficare per raccogliere le eventuali briciole di un potere che ha costruito due poli pressochè uguali, interessati solo alla spartizione di provvidenze economiche per mezzo della politica. Proprio quello che accade nei cda di gestione dell'acqua ex pubblica in cui ritroviamo tanti referenti Sel, fieri di esserlo, a dispetto delle lamentele di vendoliani ruspanti.
Non sono patetici sdegni pre elettorali a cambiare la sostanza di una politica che ha scelto da che parte stare. E che, prosopopea parte, certo non rappresenta gli interessi dei più deboli. Se non altro un po' di esperienza, dopo anni di errori che abbiamo l'umiltà di ammettere di aver compiuto, ce la siamo fatta.
Detto ciò chiudiamo, non vorremmo che una campagna elettorale a rimorchio, come quella di Sel, possa trovare in questa strenua difesa di falsa coscienza, unica occasione di protagonismo..........
monica perugini
consilgiere provinciale comunisti sinistra popolare
per carlo grassi presidente della provincia di mantova
giovedì 5 maggio 2011
1° maggio di lotta in piazza con Carlo Grassi candidato presidente Provincia di Mantova insieme a Marco Rizzo
giovedì 28 aprile 2011
sabato 23 aprile 2011
Carlo Grassi candidato presidente Provincia di Mantova, le iniziative elettorali.
mercoledì 20 aprile 2011
Ad un anno dalla lotta del tetto, venerdì 22 aprile 2011 Carlo Grassi incontra i lavoratori della ceramica Biztiles di Gonzaga.
Venerdì 23 aprile 2011, Grassi con gli operai della ceramica Biztiles di Bondeno di Gonzaga rimasta aperta dopo una lotta durata oltre un anno e che ha portato sul tetto 5 operai: no alle delocalizzazioni, lavoro stabile e piena responsabilità delle istituzioni per difendere lavoro e diritti somo nel programma di Grassi che ha messo al primo posto il lavoro senza il quale non ci sarà nessun miglioramento sociale. Solo le liste comuniste possono garantire la difesa degli interessi dei lavoratori e delle lavoratrici e della classi più deboli.
martedì 19 aprile 2011
lunedì 18 aprile 2011
martedì 12 aprile 2011
Ecco la lista di COMUNISTI SINISTRA POPOLARE per la Provincia di Mantova con Carlo Grassi candidato presidente
Ecco la lista:
operai e operaie che hanno parteciparo alle lotte per il lavoro, educatori, insegnanti, volontario dell'associazinismo sociale, consiglieri comunali e il sindaco di Quingentole Alberto Manicardi per una Provincia che stia dalla parte dei lavoratori e dei più debvoli, difensa l'ambiente e i diritti.
Alberto Piccinini pensionato, volontario collegio di Asola
Luana di Paola operia, ex MS Castelgoffredo
Massimo Mergoni operaio Telecom ex consigliere Castiglione delle Stiviere
Diego Saccani storico dell'arte Curtatone
Vittoria Gortan assistente sanitaria osp.Carlo Poma, segretaria Italia - Cuba circolo di MN collegio di Goito
Pasquale Iuliano operaio ceramiche Gonzaga
Giancarlo Latini segretario prov.,già segretario provinciale CGIL sanità collegio di Guidizzolo
Davide Longfils insegnante MN 1
Stefano Gavioli operaio cassaintegrato, scrittore MN 2
Saverio Rammaro operaio ceramica Bitztiles MN3
Claudio Delegati detto Cayo coordinarore educativo Marcaria
Ilaria Reggiani impiegata, assessore cultura Ostiglia Ostiglia
Immacolata Marelli vd. Cavalletto impiegata Porto MN
Gianluca Lucchi autista Apam Quistello
Cristian Cigognetti operaio Roncoferraro
Stefano Gavioli operaio cassaintegrato, scrittore Marmirolo
Carlo Barbiani pensionato, ex dipendente Telecom Sabbioneta
Alberto Manicardi sindaco di Quingentole S. Benedetto
Alberto Manicardi sindaco di Quingentole Poggio Rusco
Andrea Zucchi educatore ex consigliere comunale Suzzara
Marzia Acerbi insegnante, volontaria AGAT S.Giorgio MN
El Karim Abouelala presidente coop lavoro Viadana
Debora Guerra architetto Bagnolo SV
MIrco Pietropoli detto Mike operaio Monzambano
lunedì 4 aprile 2011
Carlo Grassi (COMUNISTI SINISTRA POPOLARE) candidato della coalizione di sinistra per la Provincia di Mantova
domenica 27 marzo 2011
Premio lettarario 800 euro... forse! Mantova 25/3/11 Palazzo Plenipotenziario P.za Sordello
Simona Pezzoli del Teatro al palcaccio di Mantova, legge CURRUCULUM 137 di Sara Bellingeri - Premio lettario 800 euro... forse! organizzato da LAVORWAR, Provicia di Mantova, FIOM CGIL MN e Associazione scrittori della bassa.
venerdì 18 marzo 2011
Bianco e neve, fantasmi di Fabio Franzini - Premio letterario 800 euro... forse! Mantova 25.3.11
giovedì 17 marzo 2011
Matteo Ferrari SIAMO TUTTI OPERAI, TUTTI IMPIEGATI, TUTTI COMMESSI, TUTTI LAVORATORI di Vincenzo Corrado Premio letterario 800 euro... forse!
Matteo Ferrari del Teatro Il Palciaccio Mantova legge SIAMO TUTTI OPERAI, TUTTI IMPIEGATI, TUTTI COMMESSI, TUTTI LAVORATORI di Vincenzo Corrado Premio letterario 800 euro... forse! Mantova 25/3/11 Palazzo del Plenipotenziario P.za Sordello organizzato da LAVORWAR, Provincia di Mantova Assessorato al lavoro, FIOM CGIL MN, Associazione scrittori della bassa.
sabato 5 marzo 2011
CRISI GAMBRO:OSTIGLIA,il 24 marzo consiglio provinciale aperto.Destra Secchia / bassa modenese in ginocchio: occorre lo stop alle delocalizzazioni.
400 lavoratori già in cassa integrazione con la prospettiva certa della chiusura alla DASCO GAMBRO di Mirandola: si tratta di operai residenti nella bassa modenese e nel mantovano impiegati nel colosso svedese del biomedicale. La ditta ritrae grandi profitti ma vuole delocalizzare in Turchia, Romani e in estremo oriente dove il lavoro costa poco o niente. E per prime salteranno le lavorazioni povere, il cartonato e gli involucri, per le lavorazioni più raffinate si vedrà più avanti. Al Ministero lavoratori, sindacato e amministratori locali, presente anche il compagno Grassi assessore provinciale al lavoro di Mantova (Comunisti Sinistra Popolare) hanno ascoltato la raffinatezza dei padroni svedesi, così diversi e così uguali dalla grettezza locale. Il risultato, infatti, è sempre quello, si chiude perchè altrove il lavoro costa niente e il profitto decluplica. Il loro buon cuore arriva a prendere in consierazione di affittare i capannoni ad altre forme di industrializzazione in loco, quali non si sa visto che la zona è un grande deserto industriale che stavolta accumuna l'ex ricca Mantova con la quasi ex ricca Modena. Il passo in avanto rispetto a quanto propne, ad esempio il ruspante padron Nerino Grassi che vuole invece il cambio di destinazione d'uso per lo storico stabilimento OMSA di Faenza da trasformare in un lucroso centro servizi, proprio sul passaggio autostradale, è solo una presa in giro. La prospettiva è la disoccupazione.
Per questo dicianmo che è giunto il momento di pretendere lo stop alle delocalizzazioni, in caso contrario nessun ammortizzatore salverà il futuro di un paesi allo sbando. Sindaco e pubblici amministratori che avevano minacciato, un anno fa, di gettare le fasce tricolori e gli incarichi se fosse passato il federalismo, le gettino davvero se il govenro non emana un decreto urgente che pone lo stop assoluto ad ogni forma di delocalizzazione per imprese che hanno beneficiato di incentifi, benefici, sgravi e implementazione di servizi e infrastrutture. Non crediamo sia possibile trovarne uno che non ne ha beneficiato....
Leggi Monica Perugini consigliere provinciale COMUNISTI SINISTRA POPOLARE nel commento...
Per questo dicianmo che è giunto il momento di pretendere lo stop alle delocalizzazioni, in caso contrario nessun ammortizzatore salverà il futuro di un paesi allo sbando. Sindaco e pubblici amministratori che avevano minacciato, un anno fa, di gettare le fasce tricolori e gli incarichi se fosse passato il federalismo, le gettino davvero se il govenro non emana un decreto urgente che pone lo stop assoluto ad ogni forma di delocalizzazione per imprese che hanno beneficiato di incentifi, benefici, sgravi e implementazione di servizi e infrastrutture. Non crediamo sia possibile trovarne uno che non ne ha beneficiato....
Leggi Monica Perugini consigliere provinciale COMUNISTI SINISTRA POPOLARE nel commento...
mercoledì 16 febbraio 2011
A dispetto della Gazzetta il presidio delle operaie OMSA di Faenza non è stato un flop e il sindacato mantovano .....
Vertenza OMSA, occorre sostenere le operaie di Faenza perchè rappresentano la lotta per il diritto al lavoro delle operaie di tutto il gruppo Golden Lady che ha sede a Cstiglione delel Stiviere (MN): leggi il post nel commento: Monica Perugini consigliere provinciale Mantova Comunisti Sinistra Popolare
13 febbraio a Miano, alcune consierazioni sulla manifestazione e sulla piazza
Non c’era un briciolo di posto, nonostante la pioggia battente per gran parte del pomeriggio, 60.000 persone c’erano davvero.
Come gruppo abbiamo diffuso oltre 2500 volantini e il banchetto è stato veramente preso d’assalto, le donne chiedevano e leggevano con attenzione l’appello e il testo e il nostro striscione con le bandiere e i fazzoletti rossi ha fatto centro!
Certo se si fosse organizzato il corteo… sarebbe stato possibile lanciare qualche parola d’ordine più efficace e unire le persone che non erano in sintonia con la baracconata mediatica della organizzazione che dalle modalità espressive, caratteristica dello stile urlato berlusconiano ha decisamente imparato molto…. ma che pare di questi tempi funzionino più che mai. Il corteo infatti è stato trasformato in manifestazione, così come del resto anche il patetico e melodrammatico appello della Gregorio aveva dovuto subire inversioni di rotta.
Da tempo ormai, non c’è comizio o intervento su problemi sociali e politici che non veda l’assalto in massa dei big televisivi.
A Milano da un po’ va per la maggiore Lerner: ce lo eravamo ritrovato anche al comizio della Fiom dopo don Gallo, che c’entrasse non si sa….. E c’era anche domenica. Uguale. Una volta ci si lamentava dei politici sempre presenti, adesso ci sono i giornalisti che dettano la linea, gli attori, i presentatori e gli esperti tv: di tutto di più! Alla fine il discorso non poteva che risultare dispersivo e incongruente, zeppo di un linguaggio sessista e con immancabili doppi sensi che si dice a gran voce di non voler più sopportare, essendo appunto donne/uomini per bene... la solita ipocrisia e il piccolo gusto di permettersi una battutaccia verso il vecchio sporcaccione che ci piace di più offendere come tale che non come avversario di classe che ha ridotto la gente di questo paese a quello che oggi è.
Una dritta però arriva subito.
In avvio fra le primissime a parlare, presentata come una star, direttamente dal PalaRHO dove si svolgeva il congresso dei post fascisti,Flavia Perina che interviene dopo una poesia sulla patria che ha fatto fischiare la piazza, non tanto perchè internazionalista, ma che non credeva possibile poter tornare alle elementari di 40 anni fa, quando la Lega e soprattutto ipocrisia e demagogia non erano ancora state svelate dal disinganno.
Ecco dunque il nuovo corso del il PD, organizzatore occulto o preteso dell’evento: raccoglie le firme per cacciare B e lancia l’appello con le donne perbene, anche se fasciste, che importa se hanno governato con la destra fino a ieri e proprio ieri approvato la riforma Gelmini, una delle maggiori nefandezze degli ultimi anni, in particolare per le donne che, in massima parte precarie e in gran numero insegnanti, ne stanno vedendo delle …brutte. Che importa se hanno approvato il collegato al lavoro, tolto il divieto alle dimissioni in bianco per le donne. Silenzio tombale.
Si glissa anche sull’avanzato stato di smantellamento dei consultori pubblici, a partire dall’Emilia, per non parlare della Legge Tarzia del Lazio, si fa finta di niente anche se proprio questi sono i problemi patiti dalle donne e che ne limitato e privano l’autonomia!
Oggi FLI appare la salvezza per una democrazia messa in ginocchio da un tipo impresentabile col quale proprio a Milano, pochissimi anni fa, quegli stessi fascisti avevano fatto insieme un mega partito di governo che partiva da Milano…. non sapevano chi fosse?
Insomma: ben presto il palco ha dimenticato di parlare delle donne, a parte Franca Rame e un breve accenno sulla condizione delle lavoratrici, la direttrice del carcere di Bollate si è dimenticata di dire che le detenute straniere, in realtà, oggi e senza condanna, stanno nei CIE, inaugurati dalla legge Turco / Napolitano e che le magrebine sbarcate coi figli a Lampedusa, sono ostaggio di una legge razziale che si chiama Bossi / Fini.
Quanto a battutacce da taverna, poi, la conduttrice, una siciliana attrice di cui non ricordo il nome, non aveva niente da invidiare alle idiozie che sentiamo nei quiz televisivi di ogni canale.
Non è mancata la passerella politica nel parterre: tutti insieme contro B, senza dire cosa vogliamo fare davvero se ce la facciamo a mandarlo via. Se faremo nuove leggi per le donne e per le lavoratrici, se cambieremo quelle attuali di cui ci lamentiamo, se imposteremo un diverso tipo di società, basato su principi diversi dall'omologazione imperante, legati all’eguaglianza sociale nelle differenze, alla esigibilità del diritto …
Niente, l’emergenza è cacciare un tiranno impresentabile; ma mi sa che così lo sia diventato anche perchè proprio sulle scelte e sulla sua cultura di riferimento, nessuno di quelli di oggi che hanno organizzato l’evento, abbiano mai avuto intenzione di contrastarlo.
Se domenica si fosse presentata la Marcegallia e come nelle Casalinghe Disperate della FOX avesse cacciato a calci il malfattore, sarebbe stata incoronata dalla folla: che c’entra se poi chiude Mirafiori e delocalizza, tagliale pensioni, fa lavorare 10 / 12 ore al giorno senza garanzie sociali e diritti, taglia i servizi, privatizza acqua, beni comuni e risorse, privatizza Finmeccanica, compravende banche di quà e di là del Mediterraneo? …. senza addentrarci nelle questioni di genere e soffermarci sulle leggi etiche….
L’asservimento ai media maschera l’indignazione per la politica, ma i partiti i media li hanno già conquistati da tempo, sono diventati un unicum, col risultato che adesso i leader sono i presentatori.
E per chi non ha più nemmeno una classe dirigente presentabile e credibile e si riduce a far battute e improbabili sintesi con modi di dire che non hanno lo scopo di rendere semplice l’analisi, ma sono proprio solo semplicistiche e superficiali frasi fatte, non resta che questa delega che tanto piace.
E’ come se una volta avessimo dovuto ricorrere direttamente a Pippo Baudo o alla Ricciarelli, a Mike o Daniela: allora erano loro a nascondere i loro velati scandali privati, allora permessi poichè si trattava di gente di spettacolo. E adesso che differenza fa? Qual è la diversità fra i due spettacoli?
E se la politica di questa gente, da Bersani a Vendola, da Di Pietro a Ferrero, da Pisapia ai post fascisti va bene così, anzi essi credono di aver convinto la piazza che basta la spallata, poi… ci pensano loro a governare! la piazza ha risposto che quello non è il loro sogno, già nella difficile Milano di domenica era molta gente era diversa, anche se intruppata ad arte ad ascoltare lo show.
Organizzazione di base non ce ne poteva essere nella città borghese per eccellenza che ha, sistematicamente e da tempo, diviso i lavoratori, chiuso le fabbriche, attaccato il conflitto, la lotta e la critica, trasformando tutto in cemento e vetrine.
Ma alla stantia piccola borghesia attaccata al teleschermo e alla voglia di applaudire finalmente dal vivo e non in salotto, quante donne, ragazze, straniere con varie sfumature, hanno risposto cogliendo la consapevolezza che ci si sta giocando davvero tutto. E se il lato osceno di B non avesse preso di mira questioni attinenti al sesso, alla sottocultura maschilista, all’ipocrisia cattolica, al moralismo ed alla regressione sociale, la piazza non si sarebbe di certo riempita.
L’evidente strumentalizzazione che il PD ha tentato di mascherare porgendo il fianco e lasciando il palco ai post fascisti in nome della trasversalità e della sua ansia di potere senza consenso, è riuscita solo in parte: si vedrà sulle cose da fare e sulle scelte politiche cosa combineranno Bindi & c.: la spiaggia è proprio l’ultima.
In compenso buona parte della gente che è scesa in piazza domenica non è più disposta a ingurgitare di tutto per fermare il despota: poichè la sua sottocultura è già passata, è già stata introiettata anche dal gergo, dal vocabolario neosessista e ordinariamente volgare, in molti stanno comprendendo che non basta cacciarlo, ma serve rifare le basi di una convivenza civile che non può più essere quella che i figliocci dell’eterno D’Alema, ovvero del reale salvatore di un despota allora in disarmo, che pur di mediare l’impossibile per salvare postazioni di mero interesse e potere limitato alla casta dei suoi, ci ha sbattuto il tiranno sulla schiena più forte che mai mentre gli interessi e gli affari legati all’azienda PD, dalla banche, alle coop, ai consigli di amministrazione, proliferavano a gonfie vele.
venerdì 11 febbraio 2011
venerdì 4 febbraio 2011
13 febbraio: se non ora quando?Sempre diciamo noi! Diciamo NO alla discriminazione fra donne perbene e donne per male, ai femminciidi, alla violenza..
Non saremo il proiettile per uccidere il re nudo, non ci faremo
strumentalizzare dai media e dai politici.
BASTA ALLA DISCRIMINAZIONE TRA DONNE PER BENE E DONNE PER MALE! PARI
DIGNITA' PER TUTT*!
Noi diciamo STOP ai femminicidi, alla violenza domestica, alle condizioni
disagiate sul posto di lavoro, all'aumento della disoccupazione
femminile.
Si scende in piazza per le donne solo ora che ne va
“dell’immagine” del Pese intero, solo ora che è contro Berlusconi?
E quando morivano ammazzate centinaia di donne
(1 donna ammazzata ogni 3 giorni)?
E quando hanno stuprato le immigrate nei C.I.E.?
E quando il Global Gender Gap ci ha piazzati al 74° posto
(Forum Economico Mondiale situazione di genere nel mondo)?
E quando l’Istat ci dice che siamo all’ultimo posto in Europa
perché 1 donna su 2 non ha lavoro ed ha smesso di cercarlo
(gli uomini 1 su 5)?
E quando hanno licenziato o non assunto, migliaia di donne
perché mamme o comunque possibili future tali?
E quando tagliavano i fondi ai centri anti-violenza?
E quando si votava la legge 40?
SE NON ORA QUANDO? SEMPRE, DICIAMO NOI!
domenica 30 gennaio 2011
martedì 18 gennaio 2011
Acqua pubblica: mozione per la revoca delle casette. ATO prorogato fino al 31 marzo. Non voteremo altre assegnazioni se non pubbliche
Mozione di COMUNISTI SINISTRA POPOLARE in consiglio provinciale di Mantova per la revoca delle decisione di acquistare le casette dell'acqua, l'indagine della Procura che vede coinvolto anche l'assessore alla partita Zani, il ritiro di m olti comuni e l'ingiustificato ed elevato costo, impongono la revoca del provvedimento.
ATO prorogato fino al 31 marzo 2011 per permettere il pagamento degli stipendi. Non voteremo altre assegnazioni della gestione dell'acqua pubblica che non siano quelle dirette da parte della Provincia.
sabato 15 gennaio 2011
REFERENDUM MIRAFIORI.Marco RIZZO:orgoglio operaio, per la costituente di una sinistra mai più alleata al PD e agli amici dei padroni.
Alla Fiat passa il Si di misura, il NO al 46%.
Mirafiori, Orgoglio Operaio. Quello che è successo deve diventare costituente per la sinistra, mai più alleati col PD, mai più accordi con gli amici dei padroni.
Mantova 20 gennaio 2011 aula magna Isabella d'Este presentazione del libro di Giorgio CREMASCHI IL REGIME DEL PADRONI - Editori Riuniti
domenica 9 gennaio 2011
PROCESSO MONTEDISON PER LE MORTI DA INQUINAMENTO DI OLTRE 70 LAVORATORI: e la Provincia di Mantova che fa?
sabato 8 gennaio 2011
TECNOBLOK MOTTEGGIANA (MN): subito la soluzione anche per i 100 operai in cassa esclusi dalla riassunzione
TECNOBLOCK MOTTEGGIANA: occorre trovare soluzioni per i 100 operai in cassa fino a maggio. Nota di Monica Perugini capogruppo Comunisti Sinistra Popolare Provincia di Mantova
LEGGI nei commenti la nota di Monica Perugini capogruppo di Comunisti Sinistra Popolare e candidata presidente alle prossime elezioni provinciali, esprime la soddisfazione del gruppo comunista per il raggiungimento del concordato preventivo che evita il fallimento della Tecnoblock di Motteggiana.
LEGGI nei commenti la nota di Monica Perugini capogruppo di Comunisti Sinistra Popolare e candidata presidente alle prossime elezioni provinciali, esprime la soddisfazione del gruppo comunista per il raggiungimento del concordato preventivo che evita il fallimento della Tecnoblock di Motteggiana.
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