domenica 9 gennaio 2011

PROCESSO MONTEDISON PER LE MORTI DA INQUINAMENTO DI OLTRE 70 LAVORATORI: e la Provincia di Mantova che fa?



Inizia martedì il12/1/11 il processo per le morti dei lavoratori Montedison di Mantova, mentre oggi anche l'ultimo operiaio ammalato è mancato, a seguito del male incurabile che i familiari sostengono essere stato contratto negli anni di lavoro alla fabbrica chimica.

2 commenti:

monica ha detto...

PROCESSO MONTEDISON PER LE MORTI DA INQUINAMENTO DI OLTRE 70 LAVORATORI MANTOVANI: e la Provincia che fa?


Comune di Mantova e Regione Lombardia si sono costituite da tempo parte civile nel processo contro l'impresa, mentre la Provincia di Mantova non l'ha fatto e secondo il suo Presidente Fontanili, deve ancora valutare se farlo o meno: a poco più di tre mesi dalla scademza del mandato, cosa aspetta?
Ricordo ancora le commissioni consiliari in Provincia dove abbiamo ripetutamente chiesto l' impegno da parte del presidente e dall'assessore delegato Banzi di chiedere per ottenre il completo "registro tumori della provincia", oltre che di attivarsi giudizialmente per sostenere le ragioni dei familiari dei lavoratori: in circa tre anni il risultato è stato il nulla, anzi il Presidente ex primario medico, ha sempre sostenuto che a Mantova NON esiste allarme trumori! Per martedi, giorno di avvio del processo mantovano, l'assessore delegato Banzi convoca una conferenza stampa coi familari dei lavoratori deceduti: troppo tardi, almeno la Provincia si costituisca, sia pur tardivamente in giudizio per sostenere le ragioni dei familiari e della cittadinanza. COMUNISTI SINISTRA POPOLARE lo farà con una interrogazione preentata al consiglio.
LA PROVINCIA DEVE COSTITUIRSI SUBITO PARTE CIVILE NEL PROCESSO MONTEDISON.
La Provincia di Mantova deve costituirsi immediatamente parte civile nel processo per le morti Montedesin che si aprirà martedì a Mantova. Anzichè convocare una conferenza stampa, infatti, sarebbe stato meglio per il presidente Fontanili che l'amministrazione fosse seduta sui banchi di chi si ritiene leso per aver subito un danno ad un interesse o a un diritto, perchè così è stato, come del resto testimoniano le costituzioni di Regione e Comune di Mantova.
In oltre due anni di tavoli e osservatori sulla salute non si è stati nemmeno in grado di formalizzare tale costituzione o di chiedere un completo registro tumori, come avevamo chiesto più volte in commissione. Anzi Fontanili ha sempre sostenuto che nel mantovano l'allarme tumori non esiteva. Non spetta a Fontanili stabilire se i titolari dell'impresa a suo tempo fossero responsabili, lo farà appunto il giudice e se pure la Provincia avesse sostenuto l'azione delle altri amministrazioni, qualche elemento in più poteva di certo essere portato alla causa delle famiglie e dellacittadinanza.
Sarebbe stato sufficiente che Fontanili, il PD e i suoi eterni e silenti sostenitori, avessero avuto la medesina premura seguita nei casi delle nomine in enti "pesanti", ma non è stato così e adesso, a pochi mesi dalla scademza del mandato, èdecisamente troppo tardi.
L'azione tuttavia potrebbe risultare utile al sostegno degli interessi delle persone colpite e quindi la chiediamo formalmente.
La Provincia in difesa di ambiente e salute ha scelto una "sua campagna", ovvero di denunciare solo ciò che gli interessava, scartando a priori una serie infinita di pericoli che oggi vengono a galla e rappresentano macigni di responsbailità politica che da sempre sottolineaiamo.

monica ha detto...

PROCESSO MONTEDISON PER LE MORTI DA INQUINAMENTO DI OLTRE 70 LAVORATORI MANTOVANI: e la Provincia che fa?


Comune di Mantova e Regione Lombardia si sono costituite da tempo parte civile nel processo contro l'impresa, mentre la Provincia di Mantova non l'ha fatto e secondo il suo Presidente Fontanili, deve ancora valutare se farlo o meno: a poco più di tre mesi dalla scademza del mandato, cosa aspetta?
Ricordo ancora le commissioni consiliari in Provincia dove abbiamo ripetutamente chiesto l' impegno da parte del presidente e dall'assessore delegato Banzi di chiedere per ottenre il completo "registro tumori della provincia", oltre che di attivarsi giudizialmente per sostenere le ragioni dei familiari dei lavoratori: in circa tre anni il risultato è stato il nulla, anzi il Presidente ex primario medico, ha sempre sostenuto che a Mantova NON esiste allarme trumori! Per martedi, giorno di avvio del processo mantovano, l'assessore delegato Banzi convoca una conferenza stampa coi familari dei lavoratori deceduti: troppo tardi, almeno la Provincia si costituisca, sia pur tardivamente in giudizio per sostenere le ragioni dei familiari e della cittadinanza. COMUNISTI SINISTRA POPOLARE lo farà con una interrogazione preentata al consiglio.
LA PROVINCIA DEVE COSTITUIRSI SUBITO PARTE CIVILE NEL PROCESSO MONTEDISON.
La Provincia di Mantova deve costituirsi immediatamente parte civile nel processo per le morti Montedesin che si aprirà martedì a Mantova. Anzichè convocare una conferenza stampa, infatti, sarebbe stato meglio per il presidente Fontanili che l'amministrazione fosse seduta sui banchi di chi si ritiene leso per aver subito un danno ad un interesse o a un diritto, perchè così è stato, come del resto testimoniano le costituzioni di Regione e Comune di Mantova.
In oltre due anni di tavoli e osservatori sulla salute non si è stati nemmeno in grado di formalizzare tale costituzione o di chiedere un completo registro tumori, come avevamo chiesto più volte in commissione. Anzi Fontanili ha sempre sostenuto che nel mantovano l'allarme tumori non esiteva. Non spetta a Fontanili stabilire se i titolari dell'impresa a suo tempo fossero responsabili, lo farà appunto il giudice e se pure la Provincia avesse sostenuto l'azione delle altri amministrazioni, qualche elemento in più poteva di certo essere portato alla causa delle famiglie e dellacittadinanza.
Sarebbe stato sufficiente che Fontanili, il PD e i suoi eterni e silenti sostenitori, avessero avuto la medesina premura seguita nei casi delle nomine in enti "pesanti", ma non è stato così e adesso, a pochi mesi dalla scademza del mandato, èdecisamente troppo tardi.
L'azione tuttavia potrebbe risultare utile al sostegno degli interessi delle persone colpite e quindi la chiediamo formalmente.
La Provincia in difesa di ambiente e salute ha scelto una "sua campagna", ovvero di denunciare solo ciò che gli interessava, scartando a priori una serie infinita di pericoli che oggi vengono a galla e rappresentano macigni di responsbailità politica che da sempre sottolineaiamo.