E' sconcertante che la Regione che ha fatto del federalismo la propria bandiera e segnatamente in materia di sanità è maestra nell'insegnare il neoliberismo che smantella i servizi pubblici ed ammalia anche parte del centro siistra (vedi i metodi di vendita degli ospedali pubblici, la costruzione e la gestione delle case di riposo private gestite da parte di cooperative di tutti i tipi avvenute anche nel mantovano ed il voto trasversale ottenuto dalla legge regionale sul federalismo in Lombardia, approvata coi soli voti contrari di Pdci e PRC), subappalti i servizi telefonici ad imprese extramuros, addirittura siciliane ma che soprattutto costringono incittadini ad attese esasperanti per avere una risposta. Già le mansioni erano state appaltate a Lombardia Informatica che, quantomeno, era di proprietà pubblica, oggi sono subappaltate, così come il servizio della ambulanze, a imprese siciliane, dopo che è stata messa a tacere, almeno dalla stampa, la triste vicenda giudiziaria legata al precedente appaltante bresciano.
E' l'intero sistema che non va: la sanità è diventata un affare mentre deve tornare ad essere un servizio pubblico, gestito in base alle esigenze dei cittadini con professionalità ed efficienza. I paliativi rappresentati dalle conferenze dei sindaci o dagli osservatori non hanno alcun potere reale tanto che
Mantova non ha posti letto, ha lunghe liste d'attesa, svolge un servizio criticato, presenta costanti problemi col personale infermieristico ma è zeppa di dirigenti, impiegati amministrativi, collaboratori esetrni, primari nominati e così via, al Poma conme all'ASL.
Occorre una battaglia politica perchè i servizi essenziali quali la salute, la prevenzione e tutti i beni comuni (dall'acqua, ai trasporti) cosìcome la scuola e l'istruzione non divengano oggetto di mercato. Occorre cioè una autentica inversione politica da parte di tutto il centro sinistra, altrimenti la barbarie sostituirà i diritti e solo le classi abbienti potranno permettersi diritti costituzionali divenuti vuoti perchè non più esigibili dalla maggioranza dei cittadini.
Oggi non è così, anzi, la privatizzazione degli ospedali è stata bene accolta da molti anche nel centro sinistra, così come le privatizzazioni dei servizi. E' questo un sistema che invece non può ammettere compromessi.
La vicenda mantovana è stata trasmessa al nostro capogruppo Bebo Storti in Regione che interrogherà la Giunta per conoscere la realtà di tutti i servizi appaltati dal Poma e dall'ASL di Mantova ma è la politica di tutto il centro sinistra che deve cambiare per contrapporsi al liberismo sfrenato della destra.
E' l'intero sistema che non va: la sanità è diventata un affare mentre deve tornare ad essere un servizio pubblico, gestito in base alle esigenze dei cittadini con professionalità ed efficienza. I paliativi rappresentati dalle conferenze dei sindaci o dagli osservatori non hanno alcun potere reale tanto che
Mantova non ha posti letto, ha lunghe liste d'attesa, svolge un servizio criticato, presenta costanti problemi col personale infermieristico ma è zeppa di dirigenti, impiegati amministrativi, collaboratori esetrni, primari nominati e così via, al Poma conme all'ASL.
Occorre una battaglia politica perchè i servizi essenziali quali la salute, la prevenzione e tutti i beni comuni (dall'acqua, ai trasporti) cosìcome la scuola e l'istruzione non divengano oggetto di mercato. Occorre cioè una autentica inversione politica da parte di tutto il centro sinistra, altrimenti la barbarie sostituirà i diritti e solo le classi abbienti potranno permettersi diritti costituzionali divenuti vuoti perchè non più esigibili dalla maggioranza dei cittadini.
Oggi non è così, anzi, la privatizzazione degli ospedali è stata bene accolta da molti anche nel centro sinistra, così come le privatizzazioni dei servizi. E' questo un sistema che invece non può ammettere compromessi.
La vicenda mantovana è stata trasmessa al nostro capogruppo Bebo Storti in Regione che interrogherà la Giunta per conoscere la realtà di tutti i servizi appaltati dal Poma e dall'ASL di Mantova ma è la politica di tutto il centro sinistra che deve cambiare per contrapporsi al liberismo sfrenato della destra.
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