La situazione della sanità nel mantovano è diventata insopportabile: chiediamo a tutte le forze del centro sinistra di opporsi decisamente alla svendita e alla destrutturazione dei servizi destinati alla sanità ed alla prevenzione, iniziando interventi a livello amministrativo in tutti i consigli comunali, a partire da quello di Mantova.
Di questo passo, infatti, solo le classi sociali abbienti potranno curararsi, mentre la sanità pubblica resterà un presidio per la tutela di interessi di partito, purtroppo gestita e condivisa in modo trasversale anche da una parte del centro sinistra. Gli esempi di privatizzazione degli ospedali di Suzzara e Castiglione ne sono l'esempio tangibile, mentre le condizioni di lavoro del personale stanno assumendo contorni di puro sfruttamentooltre che di smantellamento di un servizio come cole il centrro prenotazioni, degradato a puro call center.
Che dire poi del rinnovo a favore del segretario provinciale dell'UDC Pegoraro a dirigente amministrativo dell'AS, dopo che lo stesso non era stato ammesso al recente concorso pubblico per la medesima qualifica in quanto non in possesso dei requisiti necessari per partecipare? Eppure è stato assunto con tanto di contratto di lavoro subordinato e quindi con tutte le garanzie previste dalla norma, rinnovando, (anzi, potenziando lo stipendio mensile dell' ex consigliere TEA di altri 1000 euro) il precedente contratto a tempo determinato per un impiego che imponeva il possesso di requisiti di elevata capacità professionale non disponibili in azienda.
Ed è questo solo un esempio di come sono gestite ASL e servizi sanitari pubblici di prevenzione, oggi luoghi di spartizione e di gestione del potere ma sulla pelle dei cittadini. Nemmeno il ritorno ai pubblici concorso del resto potrebbe garantire alcunchè, visto che la loro organizzazione e quindi il loro esito, sono sempre prevedibili!
E per il Carlo Poma, come è possibile da parte della Regione sostenete che il CUP è stato trasferito in Sicilia perchè là costa meno? I contratti di lavoro (in teoria) dovrebbero essere uguali ovunque e l'impegno doveva essere quello di organizzare un unico centro di prenotazione per tutte le strutture della provincia, affinchè i cittadini non dovessero attaccarsi al telefono sperando di conoscere dove poter effettuare un esame medico.
La vicenda delle "mammografie" a pagamento poi è scandalosa: il servizio era gestito da radiografi "free lance", ovvero pensionati che continuavano a lavorare e per i quali oggi non ci sono più soldi, ma per rimborsare le strutture private (le richieste vemgono dirottate in S. Clemente), evidentemente sì! Tutta la vicenda è dunque degenerata in farsa ma diventerà una tragedia se tutto il centro sinistra non tornerà a lottare per una politica che veda il primato, l'efficienza e la gratuità della sanità pubblica mentre, per il Pdci, quella privata non dovrà più ricevere i finanziamenti pubblici, oggi distratti dalla prima. Scorciatoie non ce ne sono: lo diciamo al sindaco di Mantova che è la presidente del tavolo di coordinamento dei comuni e al Presidente della provincia per il ruolo di programmazione del territorio che comunque deve svolgere in base al suo compito amministrativo.
Il resto vale ben poco, anche perchè l'ufficio di coordinamento dei sindaci e tanto meno l'osservatorio provinciale, hanno poteri reali: la vigilanza ed i controlli del primo restano senza seguito e le proposte del secondo inascoltate.
Il Pdci non trascurerà alcuna battaglia per raggiungere questo obiettivo e lo stesso farà per tutti gli altri servizi pubblici e i beni comuni, dall'acqua all'energia ai trasporti, contro ogni tentativo di svendere un patrimonio collettivo conquistato dall'impegno di milioni di lavoratori e che ha reso democratica, civile e solidale la nostra società. Questo è il terreno su cui si misurerà il valore della democrazia e dei valori costituzionali del nostro paese e proprio a partire dai territori amministrati dal centro sinistra: questa è la reale prova di diversità che il "nuovo partito democratico" dovrà dimostrarci. I comunisti italiani e la sinistra ci sono già.
Di questo passo, infatti, solo le classi sociali abbienti potranno curararsi, mentre la sanità pubblica resterà un presidio per la tutela di interessi di partito, purtroppo gestita e condivisa in modo trasversale anche da una parte del centro sinistra. Gli esempi di privatizzazione degli ospedali di Suzzara e Castiglione ne sono l'esempio tangibile, mentre le condizioni di lavoro del personale stanno assumendo contorni di puro sfruttamentooltre che di smantellamento di un servizio come cole il centrro prenotazioni, degradato a puro call center.
Che dire poi del rinnovo a favore del segretario provinciale dell'UDC Pegoraro a dirigente amministrativo dell'AS, dopo che lo stesso non era stato ammesso al recente concorso pubblico per la medesima qualifica in quanto non in possesso dei requisiti necessari per partecipare? Eppure è stato assunto con tanto di contratto di lavoro subordinato e quindi con tutte le garanzie previste dalla norma, rinnovando, (anzi, potenziando lo stipendio mensile dell' ex consigliere TEA di altri 1000 euro) il precedente contratto a tempo determinato per un impiego che imponeva il possesso di requisiti di elevata capacità professionale non disponibili in azienda.
Ed è questo solo un esempio di come sono gestite ASL e servizi sanitari pubblici di prevenzione, oggi luoghi di spartizione e di gestione del potere ma sulla pelle dei cittadini. Nemmeno il ritorno ai pubblici concorso del resto potrebbe garantire alcunchè, visto che la loro organizzazione e quindi il loro esito, sono sempre prevedibili!
E per il Carlo Poma, come è possibile da parte della Regione sostenete che il CUP è stato trasferito in Sicilia perchè là costa meno? I contratti di lavoro (in teoria) dovrebbero essere uguali ovunque e l'impegno doveva essere quello di organizzare un unico centro di prenotazione per tutte le strutture della provincia, affinchè i cittadini non dovessero attaccarsi al telefono sperando di conoscere dove poter effettuare un esame medico.
La vicenda delle "mammografie" a pagamento poi è scandalosa: il servizio era gestito da radiografi "free lance", ovvero pensionati che continuavano a lavorare e per i quali oggi non ci sono più soldi, ma per rimborsare le strutture private (le richieste vemgono dirottate in S. Clemente), evidentemente sì! Tutta la vicenda è dunque degenerata in farsa ma diventerà una tragedia se tutto il centro sinistra non tornerà a lottare per una politica che veda il primato, l'efficienza e la gratuità della sanità pubblica mentre, per il Pdci, quella privata non dovrà più ricevere i finanziamenti pubblici, oggi distratti dalla prima. Scorciatoie non ce ne sono: lo diciamo al sindaco di Mantova che è la presidente del tavolo di coordinamento dei comuni e al Presidente della provincia per il ruolo di programmazione del territorio che comunque deve svolgere in base al suo compito amministrativo.
Il resto vale ben poco, anche perchè l'ufficio di coordinamento dei sindaci e tanto meno l'osservatorio provinciale, hanno poteri reali: la vigilanza ed i controlli del primo restano senza seguito e le proposte del secondo inascoltate.
Il Pdci non trascurerà alcuna battaglia per raggiungere questo obiettivo e lo stesso farà per tutti gli altri servizi pubblici e i beni comuni, dall'acqua all'energia ai trasporti, contro ogni tentativo di svendere un patrimonio collettivo conquistato dall'impegno di milioni di lavoratori e che ha reso democratica, civile e solidale la nostra società. Questo è il terreno su cui si misurerà il valore della democrazia e dei valori costituzionali del nostro paese e proprio a partire dai territori amministrati dal centro sinistra: questa è la reale prova di diversità che il "nuovo partito democratico" dovrà dimostrarci. I comunisti italiani e la sinistra ci sono già.
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