lunedì 23 giugno 2008

Massimo MERGONI riconfermato segretario provinciale del Pdci alla unanimità dei voti del nuovo comitato federale. Ha concluso Marco Rizzo.

Il documento "Unire i Comunisti" è stato votato da 21 delegati, un voto a "Unire la sinistra". Ordine del giorno a sostegno delle lotte SOGEFI, IVECO, Gabbiano, Viviverde e delle aziende in crisi nel mantovano, contro il precariato e l'aggressione a diritti e contratto nazionale di lavoro. Elettoil nuovo comitato federale e i sette delegati al congresso nazionale che si terrà a Salsomaggiore dal 18 al 20 luglio.
Leggi l'ordine del giorno a sostegno dei/lle lavorator* di SOGEFI, VIVIVERDE, IVECO, Gabbiano e di tutte le aziende del territorio in lotta per il posto di lavoro e della Marcegaglia in lotta per la sicurezza dopo i gravissimi infortuni degli ultinmi giorni.

Guarda le foto su www.comunisti-italiani-mantova.it

1 commento:

monica ha detto...

Ordine del giorno approvato dal 5° congresso provinciale del Pdci -giovedì 26 giugno 2008, Mantova
Solidarietà del Pdci ai/lle lavorator* della SOGEFI, della VIVIVERDE, della IVECO e di tutte le imprese mantovane in crisi.

Il 5° congresso del Partito dei Comunisti Italiani ha approvato un ordine del giorno di solidarietà coi lavoratori e i lavoratrici SOGEFI, Viviverde di Canneto, IVECO Suzzara, Gabbiano Virgilio, Zanellini Mantova e di tutte le realtà in lotta per la difesa dei diritti e del posto di lavoro nella realtà territoriale mantovana e coi lavoratori della Marcegaglia in lotta per la difesa della sicurezza sul posto di lavoro. La situazione locale, infatti, sta diventando drammatica, la legge 30 sul precariato, inasprita dalle ulteriori norme emanate in materia di lavoro e stato sociale e dall'ultimo decreto del governo Berlusconi che ha ripristinato il lavoro a chiamata, eliminato il modello INPS di dimissioni volontarie e tolto le sanzioni pecuniarie agli imprenditori in materia di sicurezza sul lavoro, ha destrutturato il mondo del lavoro, frammentato la classe operaia in una miriade di contratti diversi e tutti privi di garazie, realizzato come normale la somministrazione di mandodopera e il lavoro interinale, così che i lavoratori vengono utilizzati come se fossero "parti" deprezzate del meccanismo produttivo, privati di diritti e garanzie, facilmente sostituibili e rimpiazzabili, senza ammortizzatori sociali e senza la possibilità di usufruire dei servizi e dello stato sociale che pure contribuiscono a mantenere col proprio reddito e questo al fine di relegarli in una posizione sociale sempre più subalterna e priva di potere nel rapporto di forza con le classi dominanti della società globalizzata.
In un simile constesto sociale e politico, dove la classe operaia e il variegato mondo dei lavori non ha più una rappresentanza politica adeguata nelle istituzioni, avendo, proprio quelle forze politiche che avevano come riferimento principale il mondo del lavoro, le classi meno abbienti, il disagio socale e i loro interessi, perduto consenso ma pure autorevolezza e credibilità, il padronato diviene sempre più aggressivo e prepotente.
Confindustria è partita all'attacco del contratto nazionale di lavoro e del più grande ed importante sindacato di classe dei lavoratori: la CGIL, vero oggetto concentrico di un' aggressione portata da paronato, governo e sindacati confederali, già disposti ad accettare qualsiasi proposta provenga da una controparte priva di scrupoli e purtroppo, anche da un'opposizione istituzionale che non offre alcuna garanzia circa la tenuta di una posizione intransigente a favore degli interessi e delle lotte dei lavoratori e dei diritti che essi hanno conquistato negli ultimi decenni del 900.
I comunisti italiani sono al fianco dei lavoratori, del sindacato e delle loro lotte, consapevoli che solo dal conflitto di classe, dalle rivendicazioni dei dirtti calpestati, dalla difesa delle conquiste e delle garanzie ottenute con la lotta, sarà possibile difendere il mondo del lavoro e la complessiva democrazia che oggi risulta svuotata di ogni reale contenuto propositivo, così come sarà possibile ricostruire una rappresentanza politica di classe adeguata alla sfida che i tempi e l'egemonia capitalistica impongono.
Il comitato federale eletto dal 5° congresso strairdinario del Partito, su proposta della commissione operaia, è vicino ed esprime completo apprezzamento per il lavoro istituzionale svolto dal compagno Carlo Grassi, assessore al lavoro della Provincia di Mantova, che in questi mesi si sta fortemente impegnando per portare il contributo fattivo delle istituzioni nelle difficili lotte sindacali del territorio, al fine di garantire uno sbocco positivo alle richieste dei lavoratori di tutela del posto di lavoro e delle garanzie legislative, facendosi promotore, insieme al gruppo consiliare del Pdci in Provincia, di concrete proposte sulle reali condizioni del mondo del lavoro nel mantovano e sulla capacità dell'ente pubblico di coordinare e incentivare risposte, consapevoli che solo la presenza e l'impegno di una pubblica amministrazione certamente non neutrale, ma al contrario parte attiva delle politiche territoriali, può rappresentare garanzia di miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro di tutti.