CGIL Funzione pubblica: la mobilitazione è solo iniziata! Affolllatissima assemblea martedì 22 luglio 2008 alla CGIL: mercoledì 23 riuscitissimo presidio davanti alla Prefettura verso lo sciopero dei pubblici dipendenti.
Leggi il comunicato della FP CGIL nel commento.
1 commento:
FUNZIONE PUBBLICA CGIL: LA MOBILITAZIONE E' APPENA INIZIATA!
Con l’emanazione del decreto legge n.112 del 25 giugno scorso, il cosiddetto “decreto Tremonti”, il governo ha mostrato, da un lato, tutta l’acrimonia nei confronti del lavoro pubblico e dei lavoratori delle amministrazioni pubbliche e, dall’altro, il vero volto, finora nascosto dalla strumentale campagna contro i “fannulloni” e sugli “assenteisti” pubblici, di un governo il cui unico interesse è ridurre la spesa pubblica tagliando i servizi ai cittadini e i diritti di tutti i lavoratori, ovviamente partendo dai pubblici per poi proseguire con i privati.
Infatti, il governo mette le mani in tasca ai lavoratori pubblici e ne peggiora le condizioni mormative.
Lo fa tagliando i fondi per la contrattazione integrativa. Dal 1° gennaio 2009, infatti, lavoratrici e lavoratori di ministeri, agenzie fiscali e parastato (200.000 dipendenti in Italia; un migliaio a Mantova), avranno una diminuzione secca di retribuzione media pari a circa 3.000 euro l’anno, con punte di circa 5.000 euro in enti come l’INPS, l’INPDAP ed alcuni ministeri.
A fronte di questo taglio, che durerà anche per gli anni successivi, il governo propone risorse per gli aumenti dei contratti scaduti nel 2007 per importi medi mensili pari a 70 euro.
Come se non bastasse si tagliano anche di più gli stipendi degli ammalati.
Per i dipendenti pubblici in malattia, infatti, è prevista l’erogazione del solo trattamento fondamentale (stipendio base) in caso di malattia inferiore ai dieci giorni, escludendo qualsiasi altro trattamento. E la riduzione del trattamento sarà ancor più drastica per i portatori di handicap.
Per non parlare delle modifiche alla normativa in materia di visite fiscali su cui, a parte la confusione sulla titolarità o meno dei medici di famiglia nella produzione dei certificati medici, è comunque già in vigore l’ampliamento delle fasce di reperibilità a domicilio dalle ore 8 alle ore 13 e dalle ore 14 alle ore 20.
Provatevi a chiedere quanti medici si trovino disponibili in ambulatorio tra le 13 e le 14 o primo delle 8 o dopo le 20; oppure quanti medici son disposti a venire a domicilio per la certificazione medica!
Ma quel che si vuole abbattere in realtà è l’amministrazione pubblica in quanto tale!
In materia di assunzione, infatti, la possibilità di sostituire cessato dal servizio si riduce anche di più degli annunci mediatici delle scorse settimane. Il rapporto tra nuovi assunti e cessati non sarà infatti nemmeno di quel fatidico 1 a 8. Le nuove assunzioni non potranno superare il 10 per cento delle dimissioni. Per la realtà mantovana, con comuni già ridotti ai minimi termini con il personale, significa automaticamente la chiusura e la soppressione di servizi fondamentali quali l’anagrafe, gli uffici tecnici, la vigilanza, eccetera.
In questo quadro dopo il danno la beffa per i lavoratori precari. Dapprima illusi con la prospettiva della stabilizzazione raggiungibile in tre anni ed ora il colpo di spugna finale.
Non così per le consulenze!
Probabilmente al letto dell’agonizzante amministrazione pubblica ci saranno ancora pochi eletti (o, meglio, amici degli eletti) che potranno compiere l’ultimo saccheggio in una sorta di nuova pratica del “caro estinto”.
E se non fosse abbastanza, rendiamo la vita a chi è in difficoltà ancor più dura.
Per indebolire il lavoro pubblico e rafforzare il sostegno alle imprese che puntano all’estensione dei provvedimenti ai propri addetti, si apre alla privatizzazione interi settori delle pubbliche amministrazioni (ad esempio le attività per la realizzazione, la trasformazione, il trasferimento e la cessazione dell’esercizio di attività di impresa, o anche le attività di controllo in materia di sicurezza sul lavoro); ma anche si cancella il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori al part time, non più diritto individuale del dipendente ma facoltà dell’amministrazione.
È un’illusione credere che questi provvedimenti si limiteranno ai lavoratori pubblici!
Come si è potuto già registrare nel corso della trattativa per il nuovo modello contrattuale, tanto gli effetti economici sui contratti quanto le parti che riguardano i diritti dei lavoratori (orari di lavoro, part time, malattia, eccetera), la confindustria e le associazioni datoriali di ogni ordine e grado sono prese dalla voglia di imitare il datore di lavoro pubblico.
Per questo la battaglia dei lavoratori pubblici contro i tagli a salari e diritti, e in difesa dei servizi ai cittadini, non può essere battaglia corporativa. Pubblici e privati sanno bene che questo è solo il primo di una serie di provvedimenti che metteranno definitivamente in ginocchio il Paese.
La finanziaria è già qui!
E anche la mobilitazione è solo iniziata!
Martedì 22 luglio 2008, dalle 10 alle 13, presso la sala “Enore Motta” della Camera del Lavoro di Mantova, in via Argentina Altobelli n.5, si terrà una assemblea provinciale delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici cui parteciperà Lorenzo Mazzoli, segretario nazionale della Funzione Pubblica CGIL.
Per informare sulla portata complessiva dei provvedimenti del governo (decreto Tremonti e piano Brunetta sulle pubbliche amministrazioni) e per decidere un primo calendario di azioni di mobilitazione anche per la provincia di Mantova.
Mantova, 17 luglio 2008
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