venerdì 6 febbraio 2009
IN TUTTA ITALIA, DAVANTI ALLE PREFETTURE CONTRO IL DECRETO ENGLARO, PER LA COSTITUZIONE: Mantova 7 febbraio ore 10.30 V.P. Amedeo
Collettivo femminista Colpo di Streghe, Proletari@, Pdci, DONNEXTRA' invitano tutti/e i/le democratic* a partecipare al presidio alla Prefettura contro un decreto anticostitzionale, emanato da un governo clericofascista che tenta un golpe costituzionale che non può non solelvare la nostra coscienza politica e civile.
Leggi il volantino nel commento.
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2 commenti:
NO AL DECRETO ENGLARO, DIFENDIAMO LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
Sabato 7 febbraio ORE 10.30 presidio davanti alla Prefettura di Mantova contro il tentativo si golpe costituzionale di un governo clerico – fascista
Di fronte ad un autentico tentativo di colpo di stato costituzionale che il governo e in particolare il presidente del consiglio Berlusconi, stanno mettendo in atto ai danni dell’equilibrio dei poteri e del rispetto delle prerogative del Capo dello Stato, chiamiamo tutti/e i/le cittadini/e, i/le democratic* e antifascisti/e alla mobilitazione.
Vogliamo difendere l’equilibrio dei poteri dello Stato che Berlusconi sta cercando di mettere in discussione, facendo tornare a galla il suo animo piduista e antidemocratico, facendo emergere la sua idea dittatoriale della politica e ribadire come ancora più grave che questa volontà di forzatura antidemocratica avvenga di fatto sotto dettatura del Vaticano. Berlusconi e il suo governo violano i principi che stanno alla base della laicità e della sovranità dello Stato Repubblicano, la divisione dei poteri e le diverse competenze degli Stati che persino il Cordato stabilisce.
Dopo la proposta di un assurdo, quanto inumano decreto ad personam da parte del governo Berlusconi per tenere in vita Eluana Englaro a dispetto delle ripetute sentenze esecutive emesse dalla Magistratura competente e della manifesta contrarietà della sua famiglia, chiamiamo tutti/e i/e democratic* e gli/le antifascisti/e a mobilitarsi, ad alzare la voce perché sia rispettata la Costituzione Repubblicana, la laicità dello stato, i diritti civili di tutti e di tutte.
Collettivo femminista Colpo di Streghe, Proletaria comunicazione militante, Pdci Mantova, Donnextrà
NESSUN VUOTO LEGISLATIVO MA SOLO REAZIONE CLERICALE ALLE LEGGI VIGENTI: ECCO PERCHE’ SUL CASO DI ELUANA ENGLARO NON ESISTE UN VUOTO LEGISLATIVO
L’ordinamento giuridico italiano con la legge 28 marzo 2001 n.145 ha ratificato la Convenzione sui diritti dell’uomo e sulla biomedica di Oviedo del 4 aprile 1997. All’art. 5 la Convenzione afferma: “Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero ed informato…” La persona interessata può in qualsiasi momento , liberamente ritirare il proprio consenso… Allorquando, secondo la legge, n maggiorenne, a causa di un handicapp mentale, di una malattia o di un motivo similare, non ha la capacità di dare consenso ad un intervento, questo non può essere effettuato senza l’autorizzazione del suo rappresentante, di un’autorità o di nuna persona o di un organo designato dalla legge…. .L’autorizzazione … può in qualsiasi momento, essere ritirata nell’interesse della persona interessata. All’art. 34 poi la legge ribadisce “Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà in caso di grande pericolo di vita, non può non tenere conto di quanto precedentemente manifestato dallo stesso. Infine all’ art. 51 la Convenzione precisa: “Quando una persona sana di mente rifiuta volontariamente e consapevolmente di nutrirsi, il medico ha il dovere di informarla sulle conseguenze che tale decisione può comportare sulle sue condizioni di salute. Se la persona è consapevole delle possibili conseguenze della propria decisione, il medico non deve assumere iniziative costrittive né collaborare a manovre coattive di nutrizione artificiale, ma deve continuare ad assisterla.”
La legge quindi c’è ed è chiarissima. Il rifiuto di nutrirsi, e a maggior ragione il rifiuto dell'alimentazione artificiale, deve essere rispettato dal medico. Deve essere rispettata la volontà precedentemente manifestata dal paziente non in grado di esprimersi. Qualsiasi intervento nel campo della salute (quindi anche l'alimentazione artificiale) necessita di autorizzazione della persona interessata o di un suo familiare se la persona non ha la capacità di dare consenso.
Nessun intervento (neppure diagnostico) può essere effettuato senza consenso.
Certamente è una legge che non piace agli ambienti clericali sempre pronti a mobilitarsi in difesa della vita "astratta", così come a dimenticarsi di difendere la vita "concreta".
Ma è la legge vigente, rispettata da tutte le strutture sanitarie italiane, tranne la casa di cura Beato Luigi Talamoni di Lecco, non a caso di proprietà ecclesiastica, che ha violato la legge rifiutando di sospendere l'alimentazione artificiale ad Eluana Englaro.
Il fronte clericale ha creato artificiosamente il "caso" Eleuna Englaro per sostenere la propria legge (la proposta avanzata dal sen. Calabrò), che vuole escludere la possibilità di rifiutare l'alimentazione artificiale.
Nessuno, e a maggior ragione neppure il ministro Sacconi, può permettersi di affermare che le leggi non ci sono. Si dica invece chiaramente che le leggi ci sono, ma si vogliono cambiare perché non piacciono alla chiesa cattolica.
NO AL DECRETO ENGLARO, DIFENDIAMO LA COSTITUZIONE REPUBBLICANA
Sabato 7 febbraio ORE 10.30 presidio davanti alla Prefettura di Mantova contro il tentativo si golpe costituzionale di un governo clerico – fascista
Di fronte ad un autentico tentativo di colpo di stato costituzionale che il governo e in particolare il presidente del consiglio Berlusconi, stanno mettendo in atto ai danni dell’equilibrio dei poteri e del rispetto delle prerogative del Capo dello Stato, chiamiamo tutti/e i/le cittadini/e, i/le democratic* e antifascisti/e alla mobilitazione.
Vogliamo difendere l’equilibrio dei poteri dello Stato che Berlusconi sta cercando di mettere in discussione, facendo tornare a galla il suo animo piduista e antidemocratico, facendo emergere la sua idea dittatoriale della politica e ribadire come ancora più grave che questa volontà di forzatura antidemocratica avvenga di fatto sotto dettatura del Vaticano. Berlusconi e il suo governo violano i principi che stanno alla base della laicità e della sovranità dello Stato Repubblicano, la divisione dei poteri e le diverse competenze degli Stati che persino il Cordato stabilisce.
Dopo la proposta di un assurdo, quanto inumano decreto ad personam da parte del governo Berlusconi per tenere in vita Eluana Englaro a dispetto delle ripetute sentenze esecutive emesse dalla Magistratura competente e della manifesta contrarietà della sua famiglia, chiamiamo tutti/e i/e democratic* e gli/le antifascisti/e a mobilitarsi, ad alzare la voce perché sia rispettata la Costituzione Repubblicana, la laicità dello stato, i diritti civili di tutti e di tutte.
Collettivo femminista Colpo di Streghe, Proletaria comunicazione militante, Pdci Mantova, Donnextrà
NESSUN VUOTO LEGISLATIVO MA SOLO REAZIONE CLERICALE ALLE LEGGI VIGENTI: ECCO PERCHE’ SUL CASO DI ELUANA ENGLARO NON ESISTE UN VUOTO LEGISLATIVO
L’ordinamento giuridico italiano con la legge 28 marzo 2001 n.145 ha ratificato la Convenzione sui diritti dell’uomo e sulla biomedica di Oviedo del 4 aprile 1997. All’art. 5 la Convenzione afferma: “Un intervento nel campo della salute non può essere effettuato se non dopo che la persona interessata abbia dato consenso libero ed informato…” La persona interessata può in qualsiasi momento , liberamente ritirare il proprio consenso… Allorquando, secondo la legge, n maggiorenne, a causa di un handicapp mentale, di una malattia o di un motivo similare, non ha la capacità di dare consenso ad un intervento, questo non può essere effettuato senza l’autorizzazione del suo rappresentante, di un’autorità o di nuna persona o di un organo designato dalla legge…. .L’autorizzazione … può in qualsiasi momento, essere ritirata nell’interesse della persona interessata. All’art. 34 poi la legge ribadisce “Il medico, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà in caso di grande pericolo di vita, non può non tenere conto di quanto precedentemente manifestato dallo stesso. Infine all’ art. 51 la Convenzione precisa: “Quando una persona sana di mente rifiuta volontariamente e consapevolmente di nutrirsi, il medico ha il dovere di informarla sulle conseguenze che tale decisione può comportare sulle sue condizioni di salute. Se la persona è consapevole delle possibili conseguenze della propria decisione, il medico non deve assumere iniziative costrittive né collaborare a manovre coattive di nutrizione artificiale, ma deve continuare ad assisterla.”
La legge quindi c’è ed è chiarissima. Il rifiuto di nutrirsi, e a maggior ragione il rifiuto dell'alimentazione artificiale, deve essere rispettato dal medico. Deve essere rispettata la volontà precedentemente manifestata dal paziente non in grado di esprimersi. Qualsiasi intervento nel campo della salute (quindi anche l'alimentazione artificiale) necessita di autorizzazione della persona interessata o di un suo familiare se la persona non ha la capacità di dare consenso.
Nessun intervento (neppure diagnostico) può essere effettuato senza consenso.
Certamente è una legge che non piace agli ambienti clericali sempre pronti a mobilitarsi in difesa della vita "astratta", così come a dimenticarsi di difendere la vita "concreta".
Ma è la legge vigente, rispettata da tutte le strutture sanitarie italiane, tranne la casa di cura Beato Luigi Talamoni di Lecco, non a caso di proprietà ecclesiastica, che ha violato la legge rifiutando di sospendere l'alimentazione artificiale ad Eluana Englaro.
Il fronte clericale ha creato artificiosamente il "caso" Eleuna Englaro per sostenere la propria legge (la proposta avanzata dal sen. Calabrò), che vuole escludere la possibilità di rifiutare l'alimentazione artificiale.
Nessuno, e a maggior ragione neppure il ministro Sacconi, può permettersi di affermare che le leggi non ci sono. Si dica invece chiaramente che le leggi ci sono, ma si vogliono cambiare perché non piacciono alla chiesa cattolica.
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