giovedì 5 marzo 2009

CHIAREZZA SULLA PROPOSTA DI INCENERITORE DI RIFIUTI A CASTEL GOFFREDO: sia chiaro subito il NO di tutti. Interrogazione dei comunisti in Provincia

1 commento:

monica ha detto...

Provincia di Mantova
Gruppo consiliare del Partito dei Comunisti Italiani

La sottoscritta Monica Perugini capogruppo del Partito dei Comunisti Italiani

Interroga il Presidente, l’assessore all’ambiente e la Giunta Provinciale

a proposito di notizie ricevute ma non confermate relative alla richiesta di autorizzazione di un inceneritore per rifiuti presso il Comune di Castelgoffredo in località artigianale / industriale,

• Considerato che da notizie informali si è appreso che presso il Comune di Castel Goffredo sarebbe stata richiesta autorizzazione per l’edificazione di un inceneritore di rifiuti da parte della ditta ECOenergy di Castiglione ed in particolare dal suo proprietario sig. Nodari,
• Appreso che l’impianto sarebbe di proporzioni ragguardevoli, ovvero di 24/28 megawatt e che il Comune di Castel Goffredo avrebbe concesso parere positivo alla edificazione dell’impianto a seguito della conclusione dell’iter di richiesta e che l’ente interessato sarebbe comunque a conoscenza della procedura in questione,
• Valutato che si tratterebbe di tecnologia straniera, proposta e commercializzata da committenti esterni sulla base di notizie non certe e comunque attinenti a infrastrutture la cui edificazione è negata dal Piano Rifiuti in vigore e che contrasta con la politica assunta in materia dall’Ente locale e dall’ intero territorio.
• Rammentato che proprio il recente piano rifiuti approvato da questa amministrazione, non prevede la costruzione di impianti del genere e che la filosofia del piano stesso è quella del potenziamento della raccolta differenziata nei comuni del territorio non prevedendo altri impianti di incenerimento come ad esempio quello di cui si tratta,
• Ricordato che questa amministrazione ha dibattuto recentemente e in modo approfondito una questione simile a proposito dell’impianto privato di incenerimento di rifiuti di proprietà della ditta SAMA di Sustinente, autorizzato dalla Regione Lombardia a seguito di un iter autorizzatorio che non ha mancato di suscitare polemiche e incomprensioni a proposito delle competenze amministrative espletate dagli enti coinvolti competenti del procedimento, sia dalla attuale amministrazione che da quella precedente,
• Ribadito che anche nel caso in cui si trattasse di rifiuti speciali e quindi non sottoposti alla normativa regolamentare di cui al piano approvato dalla Provincia, si ravvisa l’ effettiva possibilità che il ciclo dei rifiuti venga avviato dalla raccolta e dalla lavorazione di rifiuti ordinari da trattare successivamente con il conseguente cambio di caratteristiche, al fine di integrare il ciclo di smaltimento e produzione di energia da parte di aziende che, in tal modo, usufruirebbero delle opportunità tecnologiche esistenti al fine di ottenere direttamente energia e quindi benefici economici immediati;
• Valutato che le ditte castiglionesi di cui si tratta o in adesione commerciale con esse, non si rivolgono più alla sopradetta ditta SAMA di Sustinente che trattava in passato i rifiuti in questione, avendo quest’ ultima stretto recenti accordi negoziali in particolare con SIEM che ne rappresenta, di conseguenza. il committente prevalente,
• Considerato quindi che le ditte castiglionesi enunciate debbono presumibilmente richiedere il trattamento dei rifiuti altrove, mostrando ovvia attenzione alle compatibilità economiche dell’attività, aggiungendo che il mercato in oggetto è liberalizzato e quindi non sottoposto a controlli pubblici diretti a tale particolare aspetto, lasciato alla discrezionalità degli imprenditori interessati,
• Rammentato inoltre che al fine di evitare ogni e qualsiasi incomprensione, sottovalutazione e negligenza in una materia così complessa e delicata come quella attinente la forma di smaltimento dei rifiuti,
• Valutata la comprovata pericolosità di simili impianti, il danno ambientale che essi comportano, il diniego e la contrarietà proveniente dalla cittadinanza e dalle sue rappresentanze comunitarie, la criticità di un territorio come quello dell’alto mantovano che nel recente passato ha dovuto affrontare e risolvere problemi di ordine ambientale di non scarsa difficoltà,
• Considerate le competenze particolari e specifiche della Provincia di Mantova in materia ambientale, la necessità di evitare incomprensioni in materia e mantenere fede agli impegni politici e amministrativi assunti col piano rifiuti approvato,
interroga
il Presidente, l’assessore e la Giunta provinciale se hanno notizie e comunicazioni da rendere al Consiglio circa il fatti narrati, unitamente all’assicurazione che simili proposte provenienti da privati ed avanzate ad amministrazioni comunali del territorio, siano sempre comunicate all’Ente tempestivamente al fine evitare fraintendimenti ed infine assicurare il rispetto degli atti amministrativi e degli impegni politici assunti, da quali risulta la non compatibilità di ogni e qualsiasi impianto di incenerimento di rifiuti con le disposizioni vigenti.

monica perugini
capogruppo comunista provincia di mantova

Mantova, 4 marzo 2009