lunedì 27 aprile 2009
MS ABBIGLIAMENTO delusione per la mancata riuscita dello sciopero ad oltranza dell'8 maggio, ma la lotta deve continuare! Boicotta i negozi MS!
Le 5 commesse di Forlì, le uniche ad aver aderito allo sciopero ad oltranza promosso dalla CGIL nazionale lo scorso 8 maggio, contro lo sfruttamento ed il mancato pagamento degli stipendi, metodo costantemente usato dal padron della MS Spaggiari, attravero l'uso di cooperative, scrivono a www.proletaria.it
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1 commento:
Sono una lavoratrice di Ms Abbigliamento Forli:
siamo l'unico negozio che ha aderito allo sciopero ad oltranza,ad oggi lunedì 11 maggio abbiamo ricevuto solo lo stipendio di gennaio 2009, volevamo continuare la lotta e far valere i nostri diritti, ma il nostro sindacato CGIL ci ha consigliato di tornare al lavoro! Poteva essere un'occasione per far capire al carissimo padron che unite si può,ma gli ideali dei nostri vecchi non esistono più......
Sono profondamente delusa dal SISTEMA che dovrebbe tutelarci e garantire il rispetto delle leggi.
Queste due righe probabilmente non significano niente, ma ci fanno capire quanti ROSSI ci siamo ancora in ITALIA, pensate di 400 dipendenti MS abbigliamento solo 5 hanno aderito una goccia in mezzo al mare......”
Dalla parte delle lavoratrici MS: 70 negozi in tutta Italia all’insegna dello sfruttamento, Ci scrivono le commesse di Forlì.
Lo sciopero dei dipendenti MS organizzato dalla FILCAMS CGIL nazionale venerdì 8 maggio, purtroppo è fallito: solo 5 commesse del negozio di Forlì hanno aderito alla proposta del sindacato, mentre gli altri 400 addetti fra negozi, distribuzione e magazzino, sono rimasti a lavorare.
Eppure le condizioni operate dalla ditta che ha sede a Romanore (MN) sono impossibili e arcinote. Il vero proprietario si nasconde dietro gestori, quasi sempre cooperative, magari costituite da poco tempo, addirittura da ex operaie, come avvenuto proprio presso la sede mantovana e che praticano paghe da fame, non applicano i diritti contrattuali e dopo sei mesi cedono il testimone, lasciando le operaie senza stipendio, Presso il magazzino centrale le operaie sono tutte cinesi, sottopagate e ovviamente non sindacalizzate. Percepiscono circa 3 euro e 20 cent. all'ora.
Presso i negozi, alla cassa, ci sono ragazze italiane, quasi sempre una sola per negozio punto vendita, obbligata a turni infiniti quanto insopportabili.
Ma anche qui “non sono dipendenti” di padron Spaggiari ma di cooperative o di altre ragioni sociali. E' un gioco che va avanti da oltre 10 anni, eppure, questo signore le ha sempre avute vinte. C'è da non crederci. Le lavoratrici per avere i propri stipendi si sono dovute rivolgere alla direzione provinciale del lavoro, spesso attraverso un legale privato; la CGIL, l'unico sindacato che le aveva sostenute, nonostante l'iniziativa di venerdì, pare in difficoltà in quanto il continuo cambio di personale, sta riducendo sempre più la sindacalizzazione.
Non è sostenibile che dopo tanti anni e l'acclaramento delle responsabilità, le condizioni delle operaie peggiorano sempre più. Nonostante le denunce all'ASL sulle condizioni di lavoro a Romanore (mancanza del riscaldamento, dei bagni, della sala mensa, armadietti posizionati all'esterno dello stabilimento, presenza di escrementi di topi nel magazzino, lavorazioni di materiale che molto probabilmente causa allergie, ritmi di lavoro impossibili e causa di invalidità …) padron Spaggiari non ha ottemperato alle prescrizioni e il fascicolo sia stato trasmesso alla Procura, il comportamento è sempre lo stesso.
Non solo dunque occorre sostenere la lotta di queste lavoratrici boicottando i prodotti MS, ma la vicenda deve essere conosciuta dalla pubblica opinione perchè questa indegna forma di sfruttamento non continui oltre.
Le commesse di Forlì che hanno avuto il coraggio di opporsi a padron Spaggiari non possono essere lascìate sole, lottano anche per le altre e per evitare che questo sfruttamento di stampo medievale prosegua, per questo dobbiamo dare retta a quello che ci scrivono:
monica perugini
www.proletaria.it
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