mercoledì 23 dicembre 2009
Giancarlo Latini (Castiglione Migliore): NO AL CENTRO COMMERCIALE NELL'EX OP DI CASTIGLIONE
Giancarlo Latini (Castiglione Migliore): no ad un ennesimo centro commerciale nel centro di Cstiglione, frutto della politica di sfruttamento del territorio della destra e della demagogia della Lega. Leggi nel commento.
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NO AD UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE NELL'EX OP DI CASTIGLIONE DELLE STIVIERE
Proporre un ennesimo centro commerciale e per di più in pieno centro, in una via stretta e di importanza storica, come sta facendo l'attuale amministrazione castiglionese, è per noi un autentica sciagura urbanistica capace di aprire le porte ad un ulteriore caso di sfruttamento urbanistico intensivo del territorio e di aggravarne le criticità.
Dopo aver costruito in ogni angolo delle colline, la furia edilizia non si ferma nemmeno in centro storico. Chiediamo quindi che si spieghi a cosa possa servire un altro centro commerciale che procurerà nuovi problemi al traffico ed alla complessiva economia del tessuto commerciale del centro storico già in sofferenza come hanno dimostrato le infinite polemiche sulla pedonalizzazione della zona.
Inoltre: che l'ALER abbia acquistato lo stabile per 5 mln di euro e ora lo ponga in vendita per una base d'asta di 7, suona quanto meno strano.
Se l'ALER, che per merito della politica liberista della destra (sostenuta in Regione da buona parte del PD che ha di fatto assunto questi principi come propria prassi politica locale) è stata trasformata in azienda, infatti, va rammentato che fra i suoi scopi vi è l'espletamento della politica abitativa sociale e convenzionata e non la compravendita immobiliare diretta a ritrarre profitto così come potrebbe essere per qualsiasi agenzia immobiliare che segue unicamente il fine di lucro!
Non solo quindi l'ennesimo centro commerciale non serve anzi è dannoso, ma l'amministrazione castiglionese deve tener fede agli impegni, ovvero trasformare l’ area in un progetto con alloggi a canone sociale e convenzionato destinati a giovani coppie, anziani, nuclei mono familiari, alloggi protetti, aree di aggregazione sociale (completamente assenti nel centro cittadino) rispondendo ad esigenze autentiche che le amministrazioni che si sono succedute non hanno saputo (voluto?) risolvere. La scelta sull’ ex OP non fa che riproporre passato e presente: opportunità e profitto per i patrimoni privati, nessun ritorno per la collettività.
Poco contano gli odierni starnazzi e le vendette della Lega contro la proposta: a suo tempo, quando era in maggioranza, l'aveva approvata, proprio come aveva fatto per il centro islamico. La pantomina padana infarcita di retorica, infatti, non dovrebbe più incantare nessuno. I veri problemi di Castiglione, del resto, per la Lega e per la destra sua alleata restano tabù: dall'inquinamento che ha raggiunto livelli preoccupanti proprio a Castiglione, alla crisi occupazionale di molti settori industriali per i quali non si vede fututo, allo stato dell'Ospedale San Pellegrino da cui fuggono medici e dipendenti al pari dei pazienti con buona pace delle operazioni di marketing che non riescono a mitigare la triste realtà di un patrimonio pubblico gettato allo sbando, fino all' inarrestabile scempio urbanistico che dalle colline sta calando come Attila verso il centro storico. Al di là dei nostri interventi e dell'indignazione della cittadinanza, poi, il panorama politico castiglionese nemmeno ci presenta alcuna opposizione: non dalla vacua minoranza PD, così come dalle urla a vuoto dei leghisti.
Giancarlo Latini
Castiglione Migliore
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