lunedì 2 giugno 2008

Castiglione, psichiatria rischia la chiusura: la giunta in consiglio comunale non da' risposte nè al sindacato nè ai lavoratori.

Giancarlo Latini (responsabile provinciale sanità Pdci): "Se si chiude per tre mesi non si riapre più". Massimo Mergoni (capogruppo consiglio comunale): "Ecco i risultati della privatizzazioni: chisura dei reparti, disservizi, trasferimento dei pazienti e personale usato da tappabuchi. Il sindaco che fa parte della Fondazione deve dare risposte sullo scempio della sanità castiglionese regalata al privato a danno della collettività". Leggi l'intervento di Dino Rodriguez di Castiglione delle Stiviere nel post.
LEGGI il VOLANTINO di RIFONDAZIONE "SANITA' LOMBARDA, PIU' PRIVATA, PIU' BELLO?" nel post.

2 commenti:

monica ha detto...

Ospedale S. Pellegrino di Castiglione delle Stiviere (MN) - s.p.d.c.: chiude?
Vorrei dire la mia: parlo a nome di uno che ne ha viste tante nella vita e che per quello che sta’ avvenendo a Castiglione d/Stiviere, in relazione all’Ospedale S. Pellegrino (oggi fondazione privata che gestisce una struttura pubblica) non può che registrare scenari gia’ visti. Oggi infatti il servizio psichiatrico viene presentato come qualcosa di cui liberarsi, anche perchè la sanità pubblica sembra proprio non interessare non interessa piu’ a nessuno. Sopratutto a questi nuovi padroni - gestori privati di strutture pagate dalla collettività e che oggi vengono gestite con contratti ventennali a fini piramente privati, indirizzati solo alla conquista di guafagno. Mi chiedo: se il privato guarda solo a un interesse personale, quello di fare….. mercato cercando smepre un maggior guadagno, anche se sulla salute della gente ed anche se questi interessi non collimano con quelli della collettività, non è forse giunto il momento di rispolverare l'“arcaica” parola (che mi tormenta da sempre) della lotta di classe?
Si tenta di smantellare il servizio psichiatrico, sostenendo che i cittadini non possono permetterselo: ma l’utenza, il personale (anche di altri reparti e tutti i lavoratori) davanti a questo ennesimo abuso di potere, si mobiliteranno? I nuovi padroni diquella che era la "cosa pubblica" hanno capito che oltre a una interpellanza al comune e qualche letterina sul giornale locale, piu’ non si farà. Questi signori tirano dritto come un treno e fanno tutto quello che e’ nelle loro intenzioni(privatizzare ed appropriarsi dei servizi pubblici: questa è la loro bibbia, il loro credo(il denaro).
Al proposito mi chiedo: mentre noi stiamo lì a guadare di non pestare i piedi a nessuno, questi signori, scrupoli non se ne fanno! Non si sono certo preoccupati del disagio arrecato a pazienti, parenti, agli operatori a cui hanno sconvolto la vita da un giorno all’altro, ai medici che in molti casi hanno dato una vita per la sanità pubblica negli anni che hanno preceduto questo scempio! Nessuno scrupolo, se il risultato è il profitto, anche in sanità. Ed allora quale rispetto dovremmo avere per quetsti signori? Per chi poi? Facciamo in modo che da questo piccolo incendio dell' "s.p.d.c." - servizio diagnosi e cure- ci sia una mobilitazione non indifferente, non facciamo si che le cose finiscano come al solito nel dimenticatoio: chi lotta puo’ vincere, ma chi non lotta ha gia’ perso!!!
Dino Rodriguez
Castiglione delle siviere tel.347,69,70,875

monica ha detto...

SANITA’ LOMBARDA
PIU’ PRIVATO, PIU’ BELLO?
Le notizie di questi giorni ci informano delle mostruosità accadute alla clinica privata Santa Rita di Milano.

Ma queste mostruosità sono solo il frutto della predisposizione criminale e della ingordigia di alcuni individui senza scrupoli? Forse anche, ma sono sicuramente la diretta conseguenza dell’aver trasformato la salute delle persone in una merce: sono la degenerazione della ricetta Formigoni-Lega-An-ForzaItalia che ha permesso alle cliniche private di costruire il proprio mercato sulle spalle del sistema sanitario pubblico ricevendo da quest’ultimo rimborsi per gli esami ed interventi chirurgici effettuati.
La sanità lombarda ha messo “la persona al centro”: non certo del sistema sanitario regionale come vuole farci credere Formigoni, bensì al centro dei loschi e persino criminali affari di pochi.
I fatti della clinica Santa Rita rappresentano, assieme agli altri casi simili scoperti negli anni passati ed anche di recente (ancora alla Santa Rita, al San Raffaele, al San Giuseppe, all’Humanitas) la punta di un iceberg. Le indagini della Magistratura e della Guardia di Finanza confermano, purtroppo, la nostra convinzione.
Il centrodestra ed il suo Presidente che governa la nostra regione ci ha sempre ripetuto, fino alla noia, che la sanità lombarda é campione dell’eccellenza in ogni campo. E allora come mai proprio in campo sanitario hanno costruito un sistema di controlli che non controlla?
E’ dolo, è inefficienza, è incapacità o tutto assieme?
Efficace risulta solo il controllo relativo alle dichiarazioni dei poveri cristi sui redditi posseduti per evitare la gabella del ticket sanitario, ticket istituito sempre dal buon Formigoni.
Sarebbe a questo punto opportuno che la Magistratura indagasse anche le regole che stabiliscono il sistema dell’accreditamento e del convenzionamento (perchè ad esempio si convenzionano strutture private che utilizzano personale medico a prestazione?).
Sarebbe utile che questo Governo regionale, questo Presidente, prendessero atto non solo del fallimento del loro operato, ma soprattutto delle nefaste conseguenze per i cittadini lombardi e levassero quanto prima il disturbo.
BASTA SOLDI PUBBLICI AI PRIVATI!
I CITTADINI LOMBARDI PAGANO E CHIEDONO UNA SANITA’
PUBBLICA, SICURA ED EFFICIENTE.
Partito della Rifondazione Comunista
Federazione di MANTOVA