VILLA CARPANETA: UNA CONTRADDIZIONE PAGATA DAI LAVORATORI E DAGLI OSPITI.LA SOLIDARIETA' DEI COMUNISTI A LAVORATORI, OSPITI E AL SINDACATO IN LOTTA PER I SERVIZI PUBBLICI E DI QUALITA'. Interrogazione in Provincia e in Regione Lombardia.
Giancarlo Latini, a nome del Pdci, chiede le dimissioni immediate del presidente e del cda della RSA Villa Carpaneta: nessuna assicurazione sul futuro ed il rischio di perdere gli accreditamenti entro il 31.12, confermano che gli amministratori non sono compteneti nè in grado, dopo 5 anni di incertezza, di gestire la situazione. Leggil volantino nel commento. Leggi nel commento le dichiarazioni di Giancarlo Latini. Leggi l'articolo della Gazzetta di Mantova.
Giancarlo Latini, a nome del Pdci, chiede le dimissioni immediate del presidente e del cda della RSA Villa Carpaneta: nessuna assicurazione sul futuro ed il rischio di perdere gli accreditamenti entro il 31.12, confermano che gli amministratori non sono compteneti nè in grado, dopo 5 anni di incertezza, di gestire la situazione. Leggil volantino nel commento. Leggi nel commento le dichiarazioni di Giancarlo Latini. Leggi l'articolo della Gazzetta di Mantova.
3 commenti:
I Comunisti Italiani sono solidali con i lavoratori e proseguiranno l'impegno anche a livello istituzionali per controbattere una politica che ambugua che ha utilizzato la conformazione societaria pubblica prevista dalla norma regionale in sede di riforma della soggettività giuridica delle strutture stesse, per un'operazione ai limiti della sostenibilità e che, appunto, prevederebbe il passaggio di tutto il patrominio ad un privato gestore.
A suo tempo, infatti, i responssbili della RSA Villa Carpameta scelsero la formulazione pubblica e non la fondazione dimostrando attenzione verso le esigenze dei lavoratori, degli ospiti e della salvaguardia dei servizi, oggi utilizzano quella stessa scelta per operare una delle più pericolose esternalizzazioni del territorio, un territorio, peraltro, che ha visto il settore assalito da una privatizzzazione semopre più concentrata nelle mani di poche e specifici soggetti. In tempi di mala sanità privata chiediamo un atto di resposnabilità ed un rilancio delle strutture e dei servizi gestiti dall'emte pubblico e ribadiamo la solidarietà dei comunisti ai lavoratori alle lavoratrici della RSA, agli ospiti che rischiano di vedersi soggetto/oggetto di un trattamento molto facilmente assai differente dall'attuale (perchè non più pubblico) ed al sindacato in prima fila nella lotta per i servizi pubblici e di qualità.
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I Comunisti Italiani chiedono le dimissioni immediate del presidente e del cda di Villa Carpaneta di Rodigo
I Comunisti Italiani chiedono attraverso il proprio responabile provinciale sanità e politiche sociali Giancarlo Latini, le dimissioni immediate del presidente e del consiglio di amministrazione della RSA Villa Carpaneta di Rodigo.
Dopo ben 5 anni di incertezze circa il futuro della Casa di riposo, contravvenendo nei fatti alla scelta iniziale di mantenere la configurazione pubblica della struttura attraverso l'ASP, mantenendo il futuro della nuova struttura nel vago e quindi non dando garanzie sul rispetto del termine ultimo posto dall'ASL (il prossimo 31.12) per ottenere gli accreditamenti dei posti, dopo le indampienze alle prescrizioniposte, sempre dall'ASL, sul rispertto delle norme regionali per i reparti riabilitazione e alzahaimer, un consiglio, che peraltro pesa economicamente in modo notevole (circa 200.000 euro annui) sul bilancio della RSA ed ha aggravato la posizione della struttura, contribuendo al peggioramento dei servizi resi agli ospiti ed alle loro famiglie, per i comunisti deve andarsene subito e lasciare spazio a chi ha idee chiare sul futuro di Villa Carpaneta.
La preoccupazione, non tanto recondita dopo il trascorrere del tempo, le polemiche e soprattutto le lotte portate avanti dal personale e dal sindacato a cui il cda mai ha dato risposte chiare, è che i continui ritardi possano essere sfruttati da differenti strutture locali private, magari insistenti nell'alto mantovano, per "scippare" i posti accreditati proprio a Villa Carpaneta, la cui vecchia struttura, inadatta epr i nuovi standard regionali ma assai appetibile da un punto di vista urbanistico, non si sa quando potrà essere dismessa e sostituita da quella in costruzione.
Presidente e CDA non hanno più alibi: è in gioco non solo il futuro di un servizio pubblico ma il anche quello dei lavoratori e della lavoratrici che, nel tempo, avevano reso la RSA di Rodigo una struttura di eccellenza e che oggi paiono gli unici a preoccuparsi che il servizio resti pubblico e di qualità.
I dubbi sono troppi: l'ASP, a suo tempo, aveva appaltato solo i servizi "secondari" (cucina e lavanderia), oggi invece il cda includerebbe nella esternalizzazione anche quelli assistenziali. La nuova struttura pubblica, sarebbe concessa al privato gestore per ben 35 anni, il rapporto coi lavoratori ed il sindacato non ha mai portato i chiarimenti richiesti, per cui, secondo i comunisti italiani, non servirebbe nulla di più per conclamare la incompetenza e non credibilità di questi amministratori, profumatamente retribuiti, mentre la situazione di bilancio si fa pesante e, pe contro, le RSA - fondazione presenti sul territorio, nemmeno prevedono compensi per gli amministratori.
Giancarlo Latini ha formalizzato la richiesta allo stesso cda, all'ASL ed alla Regione Lombardia, mentre Monica Perugini capogruppo Pdci in provincia, ha presentato in tal senso una interrogazione al consiglio: se gli amministratori non se ne andranno subito, più di un punto interrogativo sorgerà sul loro operato ed il loro comportamento.
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