venerdì 9 gennaio 2009

RSA VILLA CARPANETA RODIGO: LA MISURA E' COLMA. SE IL CDA NON SE NE ANDRA' CI RIVOLGEREMO ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA

Leggi nel commento le dichiarazioni di Giancarlo latini responsabile provinciale sanità del Pdci di Mantova

1 commento:

monica ha detto...

La vicenda della RSA Villa Carpaneta ha raggiunto il rango di farsa, purtroppo a solo esclusivo discapito degli ospiti, delle loro famiglie e dei lavoratori. Che la ditta costruttrice del nuovo edificio abbia di nuovo interrotto i lavori di costruzione poichè non gli è stato assegnato il diritto di superficie della struttura, ribadisce ancora una volta, se mai servisse, l'inadeguatezza dell'attuale consiglio di amministrazione. Ripetiamo dunque che Avanzi e il cda devono dimettersi per ebitare uletriori danni al serizio ed alla comunità che amminstrano.
Se il cda reiteratamente non raggiunge il quorum di voti rpevisto dalla legge per conedere il diritto du superifcie di un bene pubblico al privato costruttore, a cui era stato inopinatamente promesso, non è possibile permettere che si prosegua nell'errore e nella incapacità amministrativa, peraltro corrisponendendo agli amministratori laute indennità mensili. Non è possibile tacere difronte ad un cda che, anzichè farsi da parte per evitare altri danni, cerca cavilli ed interpretazioni giuridiche "morbide" per aggirare il dettato della norma, per cui chiediamo che i referenti pubblici si esprimano in tal senso, azzerando la situazione gestionale al fine di reperire possibili soluzioni che tutelino i soli interessi pubblici di anziani, famiglie e lavoratori. Se la nuova struttura non sarà completata entro il prossimo giugno, infatti, la RSA di Rodigo perderà gli accreditamenti dei posti letto attualmente in proroga, mentre sono già andati persi il servizio riabilitativo e il centro halzaimer. I posti potrebbero duque essere assegnati ad altre residenze, molto probabilmente private, visto che quelle pubbliche del territorio sono a norma. Peggio di così questo cda non poteva fare in quanto a danneggiare il bene pubblico che dovrebbe gestire. Ripetiamo la domanda: dopo aver concesso il diritto di superficie del nuovo stabile ai privati, esternalizzato tutti i servizi, sia quelli principali di cura che quelli secondari, messo a repentaglio la natura pubblica del contratto di lavoro dei dipendenti, cosa resterebbe di pubblico di questa struttura che il cda ha così voluto (e non la fondazione di diritto privato), a seguito delle nuove previsioni normative? E la struttutra storica, dove attualmente si svolge il servizio, che fine farà?
Il presidente Avanzi perseverando contro ogni decenza, addirittura cercando modi per aggirare la legge, sta ponendo deliberatamente a repentaglio la sopravvivvenza stessa del servizio pubblico. Prima che il disastro si compia, dunque, ci siamo rivolti al Presidente della Regione Lombardia ed all'assessore competente, al sindaco di Rodigo e al Presidente della Provincia di Mantova, perchè si adoperino affinchè entro il corrente mese, il cda della RSA Villa Carpaneta di Rodigo sia revocato. In caso contrario ci rivolgeremo alla Procura della Repubblica esponendo gli incombenti rischi di compromissione del bene pubblico e la possibile interruzione di pubblico servizio: la misura è colma.

Giancarlo Latini
responsabile provinciale sanità Partito dei Comunisti Italiani Mantova