venerdì 17 aprile 2009
Fallisce la PMC ex Primamoda di Casalromano (MN): una vittoria dei lavoratori che non hanno ceduto ai tentivi di sopraffazione.
Il Tribunale di Mantova il 18 aprile 09 ha dichiarato il fallimento della PMC - ex PRIMAMODA di Casalromano, il calzificio ....
Leggi nel commento l'artciolo di Monica Perugini anche su www.proletaria.it
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2 commenti:
Sidel, Gorispak, PMC ex Primamoda. le tante facce della crisi mantovana.
Nell'esprimere un giudizio positivo sull'avvio delle trattative di cessione della Nestlè di Castiglione alla cordata New PetFood che garantriebbe l'occupazione di tutti gli operai del sito castiglionese, dopo la lotta avviata proprio dai dipendenti che erano stati tenuti all'oscuro delle intenzioni della multinazionale e soddisfazione per l'affermazione voluta con pervicacia dai dipendenti PMC ex Primamoda che, rivoltisi direttamente al giudice, hanno ottenuto la dichiarazione di fallimento dell'azienda che deve loro stipendi, tredicesima, cassa integrazione e altre competenze, il gruppo consiliare dei comunisti italiani esrotano le istituzioni ad impegnarsi senza riserve per risolvere la crisi Sidel Tetra Laval del gurppo Tetra Pak.
Comune capoluogo, Provincia e Regione, infatti, dovono intervenire immediatamente per impedire le delocalizzazioni delle imprese che, pur produttive, intendono chiudere i battenti e andarsene da Mantova. Il territorio mantovano, dopo la triste fine del caso Sogefi, non può perdere anche la Sidel Tetra Laval del gruppo Tetrapak che occupa oltre 170 lavoratori, è produttiva e rappresenta una delle autentiche eccellenze dell'imprenditoria locale. Lo stesso vale per la Gorispac di Casalmoro che dopo aver imposto sacrifici, riduzioni di salario e di ferie ai lavoratori per salvare la situazione, ha chiuso i battenti delocalizzando e diversificando la produzione all'estero.
Esempi positivi recentissimi di riconversione di aziende cessate a causa della crisi economica di un mercato peraltro saturo di prodotti di consumo, oggi destinate a nuove e diverse produzioni (dal fotovoltaico, al riciclo delle plastiche...) ce ne sono anche nell'attuale difficile panorama nazionale, ma tutte hanno visto un impegno irriducibile delle istituzioni, della colelttività delle minicipalità e delle parti economiche interessate in efficaci azioni di contrasto di un degrado che oltre al livello economico attacca anche la tenuta dello stesso contesto sociale solidaristico e democratico.
Le amministrazioni pubbliche che tanto hanno investito nelle zone industriali, al fine di permettere insediamenti produttivi sorretti da strutture adeguate, investito denari pubblici in infrastrutture e collegamenti, debbono fare ricorso a tutte le possibilità amministartive, urbanistiche e relazionali per impedire che le aree industriali vecchie e nuove si desertificano, facendo pagare la crisi solo ai lavoratori e non intervenendo su quella responsabilità d'impresa ostentata e che invece nemmeno rispetta i normali rapporti relazionali, tanto che i lavoratori hanno conosciuto le intenzioni dell'azienda solo a seguito delle iniziative di lotta.
I comunisti italiani hanno quindi presentato al consiglio provinciale una interrogazione, affinchè cessi la corsa a delocalizzare di molte imprese produttive dall'alto mantovano al basso (il caso della Tasselli) alla città (dalla Sogefi alla Sidel, passando per l'illusione Thun) e scritto al sindaco di Mantova perchè si attivi prontamente in tal senso.
monica perugini
proletari@
Fallimento PMC ex Primamoda, una rpima vittoria per i lavoratori che ancora stanno aspettando stipendi e diritti.
Il Tribunale di Mantova il 18 aprile ha dichiarato il fallimento della PMC - ex PRIMAMODA di Casalromano, il calzificio che dal dicembre 2008 non pagava gli stipendi dei lavoratori, ha subito il pignoramento dei macchinari, il blocco delle lavorazioni e non ha attivato le procedure di cassa integrazione se non dopo l'intervento delle Istituzioni, in particolare della Provincia di Mantova. I nuovi proprietari bresciani non volevano permettere l'ingresso in fabbrica ai lavoratori che hanno attivato la procedura di fallimento, tanto che gli operai hanno dovuto chiedere l'intervento dei Carabinieri per certificare la loro presenza, per evitare il licenziamento per assenza non giustificata. Lasciati solo i lavoratori si sono autorganizzati e contro molte resistenze, sono riusciti ad ottenere il primo passo ufficiale verso il riconoscimento dei lori crediti, della cassa integrazione straordinaria, della mobilità e dell'inserimento nei progetti formativi e di riqualificazione. Se ce la faranno otterranno tutto ciò per tutti i loro colleghi. La loro lotta, la loro convinzione sono un esempio per tutti i lavoratori che, a prescidnere dalle diverse tipologie di aziende in crisi, soffrono tutti la stessa conidione, quella dell'ingiustizia. Operai e operaie di Primamoda non si sono arresi, noi siamo con loro e con tutti i lavoratori in lotta per il lavoro, il salario, i diritti.
SIDEL, GORISPAK, NESTLE', PMC ex PRIMAMODA: le tante facce della crisi mantovana ... e a pagare sono sempre i lavoratori!
Monica Perugini
Proletari@
comunicazione militante
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