Il segretario provinciale del Pdci Massimo Mergoni (consigliere comunale a Castiglione) e il responsabile sanità Giancarlo Latini hanno incontrato il direttore generale dell'azienda ospeliera Carlo Poma di mantova dottor Stucchi sulla situazione gestionale della Fondazione privata dell' ospedale pubblico San Pellegrino di Castiglione, dei servizi sanitari dell'alto mantovano e delle condizioni di lavoro del personale dipendente. Leggi il post.
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Il segretario provinciale del Pdci Massimo Mergoni (consigliere comunale a Castiglione) e il responsabile sanità Giancarlo Latini hanno incontrato il direttore generale dell'azienda ospeliera Poma dottor Stucchi in un incontro chiesto dalla segreteria provinciale del Pdci in merito alla situazione della Fondazione San Pellegrino di Castiglione e dei servizi sanitari dell'Alto Mantovano. Mergoni e Latini hanno fatto presente al massimo dirigente dell' azienda pubblica, quanto la situazione gestionale della Fondazione castiglionese non sia ulteriormente sopportiabile: i comunisti italiani hanno ribadito come, giunte a scadenza le nomine delle commissioni di gestione, dopo i quattro anni previsti, la loro composizione debba essere completamente rinnovata e siano rispettati gli insopprimbili principi di trasparenza e pubblicità. Inamissibile, infatti, che il presidente della Fondazione S. Pellegrino Antonio Giatti, a seguito della richiesta da parte delle minoranze consiliari di Castiglione di avere notizie ufficiali circa lo stato del sefivizio sanitario, metta per iscritto al sindaco e per conoscenza al direttore generale dell'azienda Poma di Mantova, "... che uletriori richieste delle minoranze, sul tema, sianmo pretestuose e non possano più vedere coinvolta questa Fondazione". (lettera del 19.3.08 prot. 30). La risposta sarebbe da considerarsi semplicemente irricevibile se non si trattasse di una fondazione privata che gestisce un bene pubblico, cioè di proprietà della collettività. Mergoni e Latini pertanto, censurando l'arroganza di simili, reiterati e gravi atteggiamenti, hanno chiesto al direttore generale di adoperarsi perchè il Poma nomini quale componente delle commissioni della fondazione soggetti che diano garanzie di professionalità, competenza, capacità, imparzialità politica e soprattutto dichiarato interesse per l'aspetto pubblico di un servizio determinante come quello sanitario. Il Pdci poi chiede l'osservanza dei criteri di tarsparenza delle nomine e dell'operato delle commissioni, elementi mai rispettati sino ad oggi e verso i quali la fondazione ha opposto un autentico, intollerabile muro di gomma. Il direttore Stucchi si è reso disponibile, per quanto attiene all'Azienda Poma, a rispettare i criteri enunanciati al fine della nomina di competenza ed ha auspicato che gli stessi siano intesi in egual misura anche dagli altri enti partecipanti alla Fondazione. Il direttore ha dimostrato di conoscere delle criticità dell'ospedale S. Pellegrino, in particolare per quanto riguarda le condizioni del personale dipendente, tanto da parlare di ben 80 lettere anonime che gli sono giunte per denunciare la difficoltà della situazione del presidio castiglionese.
Mergoni poi ha rilevato come la recente apertura di un presidio odontoiatrico presso l' ASL di Asola non sia stato preceduto da un reale studio delle necessità e dei bacini d'utenza dell'alto mantovano: meglio sarebbe stato coinvolgere Poma e quindi Fondazione castiglionese, dove necessità, bacino d'utenza e centralità geografica hanno un ruolo che non è stato minimamente considerato. L'azione disorganica fra enti pubblici non può costituire un danno al servizio pubblico ed all'utenza che ha maggiori necessità. Stucchi si è dimostrato attento alle richieste e ad intervenire, ribadendo la disponibilità dell'azienda. I comunisti italiani che non intendono abbandonare la lotta per la sanità pubblica e i servizi, proseguiranno l'impegno sia istituzionale che sociale per la difesa dei diriti edei servizi pubblici.
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