Non convince la giostra di numeri presentati dal gestore dell'Ospedale S. Pellegrino, Guerrino Nicchio nel tentativo di sostenere che la gestione privata della sanità, sorretta da capitale pubblico, è buona cosa. Massimo Mergoni segretario provinciale del Pdci e consigliere comunale a Castiglione e Giancarlo Latini responsabile provinciale sanità del Pdci, hanno ricordato le 80 domande di trasferimento inoltrate dal personale (357 unità in totale, forse tre presenti alla seduta aperta!) che ha richiesto di lasciare la struttura castiglionese per altre, gli 8 primari cambiati in pochi mesi, le continue proteste dell'utenza, la mancanza di dati su liste di attesa, bacino di utenza e la mancanza di trasparenza sulla gestione. Mergoni la scorsa estate aveva interpellato il sindaco Paganella per chiedere se erano previste oppure state istituite le commissioni di garanzia e di controllo. Solo oggi si sa che erano state istituite, inizialmente senza contribuzione di gettone, che oggi invece è stato introdotto, e relativamente alle quali nè il presidente della Fondazione Giatti nè il sindaco, hanno reso noti i nomi dei componenti. E' inammissibile che si sappia da voci di corridoio che nelle commissioni fanno parte parenti stretti di consiglieri regionali e non siano rappresentate le minoranze: Mergoni ha preannunciato che interrogherà il sindaco perchè sia formalmente resa nota la composizione delle commissioni, le presenze, l'attribuzione delle indennità, attribuzioni e competenze delle stesse. Per il Pdci la politica della privatizzazione della sanità imposta dalla destra che governa la Regione Lombardia e che anche il PD ha condiviso, ha danneggiato fortemente il servizio pubblico, aumentato le disparità di trattamento, innescato meccanismi di lottizzazione e spartizione di posizione di potere, distratto enormi risorse pubbliche a vantaggio delle imprese private che gestiscono sanità e servizi sociali, organizzate unicamente come imprese destinate a produrre profitto anzichè perseguire l'obiettivo costituizionale della tutela della salute di tutti i cittadini, senza dispartià.
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