Villa Carpaneta era stata l'unica RSA mantovana a rimanere pubblica a seguito dell'obbligo introdotto dalla Regione Lombardia di optare fra la forma della zienda speciale o della fondazione di diritto privato. Ironia della sorte oggi la situazione, doprattutto occupazionale della RSA di Rodigo, è peggiore di quella delle fondazioni, dove i lavoratori dipendono da quella forma giuridica, giacchè nel caso i lavoratori sono stati "trasferiti" ad un soggetto privato, la cooperativa di servizi CSA che in pratica diviene il gestore reale di un servizio che, per contro, aveva scelto la forma di derivazione pubblica (la ASP) quale garanzia della pubblicità del servizio e delle forme contrattuali di lavoro. La coerenza non è stata il pezzo forte di chi ha deciso in merito, visto che le RSA trasformatesi sono oggi le dirette parti contrattuali nei rapporti di lavoro col personale e comunque garantiscono, a tal fine, la presenza dei rappresentanti degli enti pubblici nei CdA, cosa che diviene del tutto aleatoria con l'appalto che si verifica a Villa Carpaneta. Il presidente Avamzi ha dunque poco da essere soddisfatto: si è così peggiorata una situazione che avrebbe dovuto essere migliore, sia per i servizi resi che per i diritti dei lavoratori, dato che l'appalto alla CSA dura ben 35 anni. Eppure di lotte contro le esternalizzazioni, per esempio, all'Ospedale Carlo Poma per lavanderia e cucina, ne aveva fatte quando era sindacalista! Oggi per salvare il salvabile ci sid eve accontentare del passaggio dei dipendenti (che erano ed avrebbero potuto restare "pubblici") ad una cooperativa, con le note conseguenze contrattuali che ciò comporta epr i lavoratori: non può essere tuttavia sottaciuta la responsabilità politica e amministrativa di chi ha accettato senza remore e condiviso l'impostazione della Regione Lombardia che ha privatizzato avvalendosi delle procedure più diverse ma sempre in modo indiscriminato, i servizi socio - sanitari, trasformandoli in occasione di affare e di profitto economico per un numero crescente e "trasversale" di soggetti privati, col risultato generale di svuotare garanzie pubbliche, esigibilità dei diritti e addirittura, controllo pubblico sulla operatività dei servizi stessi che, progressivamente e in tutti i settori, non fanno più riferimento diretto all'ente pubblcio. Come si può continuare ad essere soddisfatti?
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