sabato 11 ottobre 2008

DALLA PARTE DELLE COMMESSE DELL'IPERCOOP A CUI LA DIREZIONE NON PERMETTE DI PARCHEGGIARE VICINO AL LAVORO PER NON TOGLIERE SPAZIO AI CLIENTI

Monica Perugini interviene sulla vicenda dell'Ipercoop la cui dirigenza, quanto meno, dovrebbe rammentare da che storia proviene la sua odierna forza. Sempre con chi lavora. Leggi l'intervento nel commento.

1 commento:

monica ha detto...

Le commesse della Ipercoop devono poter parcheggiare vicino al posto di lavoro e non al Palasport di Boccabusa

Leggo che il direttore del centro commerciale Ipercoop della Favorita (Mantova), tramite un ordine di servizio, ha proibito alle commesse che lavorano nel centro, di parcheggiare in prossimità del posto di lavoro perchè così toglierebbero spazio ai clienti, per cui le commesse sono costrette a sistemare le auto vicino al palasport, ovvero dall'altra parte dell'enorme piazzale di Boccabusa.
La direzione, poi, non solo minaccia di multare chi contravviene l'ordine sul territorio di sua proprietà, ma manda i vigilanti ad intimidire le commesse.
Non solo, quindi, i toni usati sono i soliti dei padroni contro i lavoratori ed in particolare le lavoratrici, anche se la proprietà dell'Ipercoop dovrebbe quanto meno ricordare le proprie origini mutualistiche e di solidarietà fra lavoratori (prima di essere consumatori) e tenere ben diverso atteggiamento verso chi ne ha permesso l'espansione anche economica (ma oramai non ci deve stupire più di niente: è il denaro a regolare tutti i rapporti, a cominciare da quelli umani!), ma la direzione in tal modo viola esplicitamente le norme sulle pari opportunità e sulla tutela del lavoro delle donne, di cui alla legge 40 dell'8 marzo del 2000.
Ho pertanto inviato una nota di protesta alla direzione, alla consigliera di parità che rappresenta il ministero del lavoro in Provincia e al ministero delle pari opportunità: le commesse, dipendenti del centro commerciale devono poter parcheggiare le auto con cui si recano al lavoro in posizione comoda e non a centinaia di metri di distanza, anche e soprattutto se il piazzale è di proprietà della catena commerciale. Chiedo il rispetto delle norme che dovrebbero praticamente agevolare e conciliare i tempi di vita e di lavoro delle donne, considerando, altresì, che le dipendenti escono tardi dal lavoro e non possono essere costrette ad attraversare un piazzale isolato ad ora tarda, esponendosi a pericoli, per cui la proprietà deve riservare loro idoneo parcheggio.
Ho chiesto inoltre chiarimenti sulle presunte intimidazioni rivolte alle lavoratrici oltre naturalmente ad essee con loro solidali ed apprezzarle per quello che oggi è il coraggio di difendere i propri diritti che sono quelli di tutte: anche le donne che vanno a fare la spesa lavorano e i loro diritti sono gli stessi, purtroppo oggi occorre gridare per ricordarlo a tutti, anche a coloro che prima di altri dovrebbero ricordarsi di rispettarli.

Monica Perugini
capogruppo comunisti italiani Provincia di Mantova