lunedì 20 ottobre 2008

GIANCARLO LATINI (Pdci) su VILLA CARPANETA di RODIGO: PRESIDENTE AVANZI e CDA DEVONO DIMETTERSI !

Dopo lo stop alla costruzione della nuova struttura sono a rischio gli accreditamenti e i posti di lavoro: presidente Avanzi e il Cda devono andare a casa.
Leggi il comunicato nel commento.

2 commenti:

monica ha detto...

Villa Carpaneta: il presidente Avanzi e l'inetro Cda si ne devono andare. A rischio gli accreditamenti e il futuro della storiac RSA di Rodigo

di Giancarlo Latini responsabile sanità del partito dei Comunisti Italiani

L'interruzione dei lavori di completamento della nuova struttura di Villa Carpameta, ci fanno avanzare nuovamente la richiesta, già inoltrata sia pubblicamente che in sede istituzionale dal nostro capogruppo Monica Perugini nel corso delle commissioni consiliari congiunte della Provincia, convocate proprio su questo tema, di dimissioni del persidente del Cda della RSA di Villa Carpaneta di Rodigo Avanzi e dell'intero consiglio di amministrazione.
Che il cda della casa di riposo non abbia saputo svolgere secondo legge le proprie funzioni e addirittura rappresenti un ostacolo alla soluzione della questione della conclusione della struttura, ponendo in pericolo gli accreditamenti stessi e, di conseguenza, la sopravvivenza della struttura ed il posto di lavoro dei dipendenti, è sotto gli occhi di tutti.
Lo stato di stallo in cui si trova da mesi un consiglio che non decide e rischia di mettere a repentaglio i diritti di utenza e lavoratori, non può essere ulteriormente sopportato, come mesi fa diceva il consigliere regionale del PD Viotto, che chiedeva altro tempo per gli amministratori di Villa Carpaneta.
Non solo di tempo ne è stato sprecato troppo, ma troppe nubi si addensano sul futuro di una struttura che a suo tempo aveva fatto la scelta di restare pubblica e che quella scelta oggi deve onorare. Molto piuù coerente, infatti, sarebbe stato optare per la fondazione di diritto privato, anzichè scegliere l'azienda speciale pubblica per poi tenatre la via della esternalizzare dei servizi secondari, principali, della gestione della struttura e addirittura il diritto di superficie della struttura in costruzione edel personale, che si vorrebbe destinare ad una cooperativa modificando il contratto pubblico in essere. Nessun intendimento, poi, viene espresso sul futuro e l'utilizzo della struttura storica che dovrebbe essere dismessa.
Che alle critiche ad Avanzi, poi, si sia unito anche il consigliere Emanuele Gollini, dipendente delle residenze per anziani che fanno capo a Villa Azzurra di proprietà del gruppo Nicchio, è quanto mai preoccuoante, in quanto risulta evidente un conflitto di interessi che fa aumentare la preoccuoazione sul futuro della stessa RSA pubblica di Rodigo, dei termini di accreditamento prorogati e in scadenza, uniti agli altri problemi che i lavoratori ed il sindacato hanno sollevato a partire da quest'estate con le iniziative di lotta, le sole capaci di porre all'attenzione pubblica la gravità della questione.
Il presidente Avanzi e il cda, dunque, se ne devono andare, hanno già combinato troppi danni, permettendo alla Regione di ricomporre un consiglio, peraltro costoso e a carico del bilancio dell'azienda pubblica, che sia capace di rilanciare e difendere la struttura: per uqetso abbiamo indirirzzato questa nostra posizione alla competente Regione Lombardia e per conoscenza a Provincia e comuni del distretto che interessa la Rsa.

Giancarlo Latini
resposabile provinciale sanità del partito dei Comunisti Italiani

monica ha detto...
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