Dopo il mancato rinnovo dei 160 contratti a tempo determinato che seguono il mancato rinnovo dei 400 contratti interinali, venerdì 10 ottobre, gli operai IVECO di Suzzara occupano la strada statale. Chiedono una cosa molto semplice, poter lavorare ed avere il diritto e la garanzia di poterlo fare sempre. Per vivere. Basta con il precariato e la legge 30 ma nel frattempo le istituzioni devono intervenire. E' dovere delle giunte di centro sinistra agire immediatamente con politiche attive e di sostegno immediato dei lavoratori penalizzati dalle troppe crisi del nostro territorio. Carlo Grassi e il Pdci in piazzza coi lavoratori. Monica Perugini: stiamo da una parte solo, con gli operai. Occorre la ripresa del conflitto sociale per difendere gli interessi di classe che alterimenti, nella società del liberismo sfrenato, nessuno tutelerà.
Leggi nel commento le dichiarazioni di Carlo Grassi e Monica Perugini
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IVECO, SITUAZIONE GRAVISSIMA. LE ISTITUZIONI DEVONO INTERVENIRE.
Dichiarazione di Carlo Grassi assessore provinciale al lavoro (Pdci)
La situazione che si sta verificando all'Iveco di Suzzara è gravissima: non è possibile lasciare soli i lavoratori che hanno perso il lavoro dopo il mancato rinnovo dei contratti interinali, ed ora, di quelli a tempo determinato.
Diventa compito principale per tutti gli enti pubblici farsi carico concretamente, sia dell'attivazione di politiche attive e di sostegno immediato a favore dei lavoratori che di impegno politico e istituzionale perchè le disposizioni normative che hanno destrutturato il mondo del lavoro, vengano sostituite con norme di tutela e difesa della classe lavoratrice, oggi priva di qualsiasi garanzia.
Il caso contrario il rischio non sarà solo ristretto alla classe che subisce tali attacchi ma dell'intera società: disgregazione sociale, emarginazione, proletarizzazione ed esclusione, unita alla carenza di provvidenze sociali, di servizi pubblici e di riscontri sociali pubblici che non ci sono più, porteranno il contesto collettivo ad una crisi irreversibile che le istituzioni democratiche debbono impeganrsi a sventare, anche e soprattutto in una realtà come quella mantovana, che sino a pochi mesi orsono appariva al riparo dalle crisi economiche, strutturali e sociali che interessano il Paese.
La giunta provinciale proporrà nel prossimo consiglio provinciale, l'istituzione di un fondo di solidarietà integrato, da gestire con gli uffici dei piani di zona comunali territoriali, rivoltro alle ormai troppe crisi anomale che investono, primi fra tutti, i lavoratori del nostro territorio: Iveco, Polimeri, cooperazione e piccola media impresa dopo la Sogefi stanno mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. La nostra provincia non può sopportare oltre. La Provincia farà la sua parte ma occorre l'impegno di tutte le istituzioni e la resposanbilità di tutte le parti, a cominciare dagli imprenditori.
Carlo Grassi
assessore provinciale lavoro e formazione professionale Provincia di Mantova
Monica Perugini, capogruppo Pdci Provincia di Mantova: siamo dalla parte dei lavoratori e per la rirpesa del conflitto sociale per difendere lavoro e diritti.
Siamo dalla parte dei lavoratori e ne sosteniamo la lotta. Non è possibile che il tessuto economico si fondi sullo sfruttamento di una classe operaia precaria, assunta in modo interinale da agenzie private oppure con contratti a tempo deterninato coi quali gli imprenditori possono previligiare i loro interessi ma non rispettare i diritti dei lavoratori, lasciati senza lavoro e salario in base alle esigenze del mercato: all'IVECO di Suzzara (MN) in estate non sono stati rinnovati i 400 contratti di lavoratori interinali, mentre proprio in queste ore la direzione IVECO non ha rinnovato 160 contratti a tempo determinato, contravvenendo agli stessi accordi sindacali in base ai quali si era impegnata al rinnovo e causando pesanti ripercussioni nell'indotto. La protesta dei lavoratori è quindi giustissima e va sostenuta ma debbono essere date risposte e garanzie, così come le istituzioni debbono impegnarsi attivamente a favore dei lavoratori per la tutela del posto di lavoro e dei diritti.
Oggi, dunque, debbono intervenire le istituzioni pubbliche per difendere soglie minime di sussistenza, ma occorre altresì la ripresa del conflitto sociale e della lotta per difendere le stesse condizioni di vita della classe operaia e di tutti i lavoratori che stanno subendo un drastico ed indifferenziato processo di proletarizzazione perchè siano tolte quelle leggi vergogna, come la legge 30 e la Bossi / Fini sull'immigrazione che pure interviene massicciamente nel mondo del lavoro, che hanno portato alla asutentica degenerazione delle stessa organizzazione sociale ed economica.
Bene fa la Provincia con gli interventi diretti di sostegno proposti, ma occorre che la classe operaia e tutto il mondo dei lavori riconquistino peso e quella rappresentanza politica che oggi non hanno, per difendere, insieme ai propri interessi, l'intera struttura democratica.
Le crisi di IVECO, Polimeri, Sogefi unite ai fallimenti di cooperative e piccole realtà produttive, i processi di somministrazione di lavoro, lavoro in affitto, assunzioni interinali, precariato, fragilità sociale, attacco ai pubblici dipendenti ed ai serizi sociali, non possono che condurre ad una complessiva crisi strutturale che vede come vittime sempre e solo i lavoratori. Occorre quindi la ripresa del conflitto sociale e della rappresnetanza politica di una classe oggi abbondonata dalla politica. I comunisti stanno sempre coi lavoratori.
Monica Perugini
capogruppo Pdci Provincia di Mantova
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