mercoledì 1 ottobre 2008

POLIMERI EUROPA A RISCHIO 1500 POSTI DI LAVORO: BEFFA PER LAVORATORI e CITTA'. OCCORRE L'IMPEGNO DEL GOVERNNO e delle ISTITUZIONI.

Carlo Grasssi coi lavoratori della Polimeri al presidio davanti al Comune di Mantova, giovedì 2 ottobre.
Leggi nel commento il comunicato dei Comunisti Italiani.
Occorre difendere i posti di lavoro e l'ambiente: serve l'impegno immediato di governo e istizioni per risolvere i problemi del polo chimico mantovano senza attaccare i diritti dei lavoratori.
Leggi nel commento la nota di Monica Perugini capogruppo del Pdci in consiglio provinciale a Mantova.

2 commenti:

monica ha detto...

I Comunisti Italiani esprimono grande preoccupazione per lo stato di crisi dichiarato da Polimeri Europa che ha chiuso un reparto presso il sito mantovano, annuncia tagli e ridimensionamenti a carico dei lavoratori.
Si tratterebbe di una vera e autentica beffa per i lavoratori di Polimeri ma anche per la cittadinanza mantovana che, nel corso degli anni, ha sopportato enormi costi sia in termini di ridimensionamenton occupazionale che di problematiche ambientali.
Per i Comunisti Italiani sono pesanti le resposnabilità dei governi in carica e passati a proposito di un gruppo partecipato che vedeva nella chimica la sua principale missione che negli anni è stata decisamente trascurata.
Che siano i lavoratori a pagare a caro prezzo le strategie aziendali, quindi, è politicamente e socialmnete insostenibile per i dipendenti, così come per il territorio. I Comunisti Italiani sosterranno tutte le lotte del sindacato e dei lavoratori in difesa del posto di lavoro e della sostenibilità ambientale, questione che non può più essere disgiunta dalla lotta per la difesa della già critica qualità della vita, in particolare delle classi lavoratrici e si rivolge ad istituzioni e rappresentanza politica perchè sia sssunta come questione preponderante quella del polo chimico mantovano, ovvero della garanzia dei posti di lavoro congiunta alla sicurezza ambientale: urge dunque l'intervento del governo e di tutte le istituzioni per risolvere la questione Polimeri, tutelendo lavoro e ambiente.
La crisi del mondo dei lavori nella provincia di Mantova ha ormai superato i livelli di guardia: dopo Sogefi e Iveco, Polimeri rappresenta la crisi dei grossi gruupi industriali che va ad unirsi al deterioramento del tessuto delle realtà medio - piccole e del comparto cooperativo che impegna migliaia di lavoratori.
Poichè senza una forte risposta di lotta il risultato è sempre quello, ovvero la perdita del posto di lavoro e il peggioramento della qualità della vita della classe operaia, per i comunisti italiani occorre riprendere l'impegno complessivo ed il conflitto sociale contro una classe padronale e politica avversa agli interessi dei lavoratori e delle classi popolari, disposta a tutto pur di salvaguardare i propri previlegi.

Monica Perugini
capogruppo Pdci Provincia di Mantova

monica ha detto...

Polimeri: Pdci, sempre dalla parte dei lavoratori.Carlo Grassi e Monica Perugini al presidio davanti al Comune di mantova e alla sede di Confindustria.

I Comunisti Italiani hanno partecipato questa mattina, giovedì 2 ottobre, al presidio tenuto dai lavoratori Polimeri davanti al Comune di Mantova ed alla sede di Confindustria per chiedere l'intervento immediato delle istituzioni a difesa del sito mantovano e dei 1500 posti di lavoro, fra sede principale ed indotto, messi in discussione dalla decisione della proprietà di fermare un impianto e di porre in forse il proseguo della produzione.
Carlo Grassi assessore provinciale al lavoro e Monica Perugini capogruppo del Pdci in consiglio provinciale, hanno riaffermato il sostegno ai lavoratori: le istituzioni non possono sottovalutare una questione che coinvolge l'intero territorio e rappresenta il segno della profonda crisi econmica e sociale che governo e padronato vogliono, come sempre, far pagare ai lavoratori.
Polimeri è per oltre il 30% di proprietà dello Stato: il governo attuale, ma pure quelli passati, si sono però sistematicamente disinteressati del comparto della chimica e non hanno preso in cosiderazione le necessità di un comparto che deve saper coniugare la fondamentale difesa dei posti di lavoro con quella dell'ambiente. Proposte estemporanee di spostare i siti, con le conseguenze inevitabili di far pagare l'alto prezzo derivante ai lavoratori, sono per il Pdci ianccettabili. I lavoratori Polimeri, in tutti questi anni, hanno già dato, così come la cittadinanza in termini di aggressione ambientale: rappresenterebbe una beffa chiudere lo stabilimenti e nemmenoprovevdere al risanamento, giacchè proprio queste sono le condizioni.
Occorre dunque che il polo chimico diventi vera questione politica di valenza provinciale, da affrontare e risolvere con un obiettivo prioritario: la difesa dell'occupazione ed il risanamento concordato dell'ambiente. Dopo Sogefi, Iveco e le innumervoli crisi aziendali e di cooperative, Mantova non può pagare altri costi. I comunisti quindi sostengono la lotta dei lavoratori e sono convinti che solo la rirpesa dell'impegno e del conflitto sociale potrà garantire la difesa dei diritti dei lavoratori e della assai critica condizione di vita della moderna classe operaia, altrimenti aggredita, insieme al sindacato, da un padronato e da un governo senza scrupoli a cui ben pochi si stanno opponendo.