giovedì 10 settembre 2009

ISRAELE E PALESTINA NON SONO LA STESSA COSA: si vada in delegazione ufficiale quando ci sarà lo Stato Palestinese.

Leggi nel commento la lettera di Monica Perugini, capogruppo Comunisti - Sinistra Popolare la sulla delegazione ufficiale della Provincia in Israele per il Tavolo della Pace, pubblicata dalal Gazzetta di Mantova il 10 settembre '09 pag. 37.

1 commento:

monica ha detto...

ISRAELE-PALESTINA
In delegazione sì,
ma a spese proprie
Gazzetta di mantova 10 settembre '09 lettere pag. 37

Non concordo con la scelta operata da tutti i capigruppo del Consiglio provinciale e per questo ho espresso la mia contrarietà, di inviare una delegazione dell’Ammistrazione a spese della stessa, in occasione dello scambio indetto dal Tavolo della pace e da altre organizzazioni, in Israele e Palestina nella settimana che, abitualmente, ospita la marcia della pace (biennale). Trovo demagogico mettere sullo stesso piano politico solo in determinate circostanze due entità che non sono la stessa cosa: non sono due Stati coi medesimi crismi istituzionali, visto che solo Israele lo è, mentre per la Palestina la recrudescenza dello scontro ne ha fatto, per l’ennesima volta, il capro espiatorio di una politica di un’aggressione imperialistica non disposta ad alcun compromesso. In tal modo, attivare simili missioni che al loro termine, non lasciano esiti politici apprezzabili, come purtroppo cronaca e storia recente ci dicono, risulta per gli enti promotori che hanno scopi pratici effettivi, inutile se non controproducente.
E’ di pochi mesi fa il massacro che ha decimato atrocemente migliaia di palestinesi, soprattutto bambini. Poche missioni allora, si sono mosse a favore di coloro a cui è stato tolto tutto, a partire dalla terra, e vedono come miraggio poter avere un proprio Stato sovrano, come a quasi tutti gli altri richiedenti di questi anni di ridefinizione di limiti e confini, è stato concesso. Anzi, la situazione internazionale può dirsi degenerata, incancrenita con l’artata involuzione di stampo religioso fondamentalista di un popolo da sempre ispirato, per contro, a principi autonomi laici.
Ripartiamo dunque da qua se vogliamo davvero la pace nell’area mediorientale, interveniamo politicamente, anche a livello amministrativo locale e pure con azioni di chiara protesta, affinché i palestinesi abbiano un loro Stato, fatto di terra, sovranità, leggi e istituzioni autonome.
Poiché dunque si tratta di una scelta che è diventata di parte, giudico apprezzabile compierla ma, appunto, come parte, a spese proprie e non degli enti pubblici, come, per esempio, ha fatto per sé, il capogruppo PD Caramschi ed al riguardo propongo che lo stesso avvenga per tutte le altre amministrazioni pubbliche che intendono aderire all’iniziativa di carattere nazionale.
Monica Perugini Consigliere provinciale Comunisti-Sin. Popolare