Consiglio provinciale 30 settembre: Monica Perugini capogruppo Pdci in Provincia si dichiara parzialmente soddisfatta della risposta dell'assessore Rebuschi alla INTERROGAZIONE sulla vicenda del camion che trasportava illegalmente ad una discarica abusiva rifiuti tossici provenienti dalla bonifica del Consorzio Agrario di Asola, fermato dalla Polizia di Stato di Verona sull'Autobrennero. Per il Pdci occorre maggior controllo da parte dell'ente su siti conosciuti che trattano materiale tossico. Troppa sottovalitazione e superficialità in un territorio che sta pagando un alto prezzo sociale a causa di inquinamento ed aggressione del suolo.
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2 commenti:
Provincia di Mantova
Gruppo Partito dei Comunisti Italiani
Mantova, 2 settembre 2008
INTERROGAZIONE CONSILIARE
La sottoscritta Monica Perugini consigliere provinciale del Partito dei Comunisti Italiani interroga l’assessore all’ambiente e la Giunta provinciale tutta in merito al fatto esposto di seguito.
TV e stampa nazionale hanno dato la notizia che giovedì 24 luglio 2008 un camion di rifiuti tossici è stato fermato e posto sotto sequestro dalla Polizia di Sato di Verona, presso l’ autostrada del Brennero, in quanto privo dei necessari documenti comprovanti la regolarità del trasporto stesso.
In base alle notizia rese alla stampa in base a dichiarazioni pubbliche dei dirigenti della Polizia, il camion proveniva dalla sede del Consorzio Agrario Provinciale di Asola dove è attualmente in corso la bonifica di un’area inquinata.
Poiché dalle dichiarazioni stesse dell'autorità giudiziaria si è appreso che il contenuto del trasporto consisteva in rifiuti tossici non denunciati e non regolari in quanto non supportati dalla necessaria documentazione di viaggio
si interroga l’assessore all’ambiente e la Giunta provinciale tutta per conoscere
le notizie eventualmente in possesso circa le caratteristiche dell’ attività di trasporto che l’autorità giudiziaria ha denunciato e posto sotto sequestro,
chi sono i responsabili eventualmente denunciati dall’autorità,
qual è lo stato dei procedimenti giudiziari intrapresi,
se è dato sapere se la stessa attività illegale aveva continuità e se riguarda e coinvolge soggetti residenti e/o operanti nella nostra provincia,
la destinazione del trasporto e le caratteristiche della cava abusiva di destinazione di cui hanno dato comunicazione le autorità competenti,
se sono a disposizione dell’Ente notizie ed informazioni sullo stato dei lavori presso il cantiere di bonifica del Consorzio Agrario di Asola,
se l’attività in oggetto abbia avuto continuità e sia di conseguenza organizzata proprio a partire dal territorio mantovano e sia stato eventualmente posto in essere un reato di grave entità attinente il trasporto e lo smaltimento di rifiuti tossici che vede alla sua origine e/o la sua organizzazione anche parziale, proprio nel territorio locale,
per conoscere lo stato delle informazioni in possesso dell'ente
e se una simile attività riguardante lo smaltimento di rifiuti tossici è prevista, in modo specifico ed anche relativamente al sito in corso di bonifica ad Asola, nel vigente piano rifiuti provinciale,
Mantova, 04/09/2008
Signor Sindaco
del Comune di Mantova
Signor Sindaco del Comune di Castiglione delle Stiviere
Signor Sindaco del Comune di Porto Mantovano
Signor Sindaco del Comune di San Giorgio di Mantova
Signor Presidente
ASPEF Mantova
ASEP Porto Mantovano
Azienda Servizi Castiglione
Azienda Servizi San Giorgio di Mantova
Loro sedi
Oggetto: richiesta impegno Confarma.
A seguito della crisi aziendale della ditta Confarma di Bagnolo San Vito, l’unico magazzino all’ ingrosso di prodotti farmaceutici della provincia di Mantova, la proprietà ha espresso l’intenzione di porre in liquidazione l’impresa stessa. Di conseguenza sono a rischio i posti di lavoro di oltre 40 dipendenti, impiegati da anni nel sito produttivo di Bagnolo che dimostra ancora oggi le possibilità di reggere le condizio0ni di mercato.
Come denunciato dal sindacato, dalla RSU ed apparso sulla stampa, infatti, l’attività imprenditoriale del magazzino non è entrata in crisi per motivazioni di mercato:i farmacisti che si rivolgevano alla ditta di Bganolo, ivi compresi i soci, a causa di problematiche connesse alla gestione interna della società, hanno smesso di effettuare gli approvvigionamenti, rivolgendosi a ditte di Bologna e della Lombardia, portando alla crisi aziendale Confarma di Bagnolo.
Questa non solo priva il territorio dell’unico magazzino di rifornimento dei farmaci , comporta un inevitabile aumento dei costi di reperimento dei prodotti e problemi organizzativi ma soprattutto pone a rischio perdita di lavoro gli oltre 40 dipendenti del sito produttivo che, a seguito della caratteristiche contrattuali aziendali, potrebbero non godere degli ammortizzatori sociali connessi alla perdita del lavoro. In relazione all’attività esercitata dal Vostro Ente locale per il tramite della aziende speciali e società di proprietà comunale che operano nel settore di specie, considerando il preminente interesse pubblico che sia l’Ente che le sue aziende e società di scopo sono tenute a conseguire, siamo quindi a sollecitarVi affinché valutiate tutte le possibilità di intervenire nei modi che potranno verificarsi adeguati, per contribuire a salvare l’impresa in questione attraverso le forme di approvvigionamento dei farmaci e della eventuale responsabilizzazione gestionale nella società mantovana di ingrosso. In attesa di riscontro,
Monica Perugini e Roberto Pavani
consiglieri provinciali - Comunisti Italiani)
Matteo Gaddi
(consigliere comunale Mantova - Rifondazione Comunista)
Giulio Tamburini
consigliere comunale Mantova - Sinistra Critica)
Massimo Mergoni
consigliere comunale Castiglione della Stiviere - Comunisti Italiani)
Massimo Trevisi
(consigliere conmunale Roncoferrao - Comunisti Italiani)
Stefano Boccafoglia
(consigliere comunale Virgilio - Comunisti Italiani
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